La moda sceglie lo «scooterone»

La moda sceglie lo «scooterone» La moda sceglie lo «scooterone» Ma le più gettonate restano le superbike IN GIRO TRA I PADIGLIONI BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO La più tranquilla è la bici col motorino elettrico (Mbk e Honda) che fa risparmiare metà della fatica; la più veloce la Suzuki Hayabusa da 320 chilometri l'ora; la più alta di cilindrata la Yamaha custom da 1600 ce; il più originale lo scooter in plastica trasparente Sky Vetro Honda; la più amata la Vespa ET4 Piaggio. Bisogna girare, guardare, chiedere, goderseli fino in l'ondo questi due stand (il 19 e il 20, uno sull'altroi per scovare record e curiosità, anteprime mondiali e intramontabili modelli, innovazioni tecniche e gadget stravaganti. Il Motor Show di Bologna ha duo anime. li visitatore incontra prima quella delle quattro ruote: hostess in divisa blu, musica d'ambiente a volume moderato, modelli di spicco protetti da transenne. Poi attraversa un viale, spinge una porta a vetri e trova un altro inondo. Ogni stand ha la sua musica, naturalmente tedino o similare, a volume discoteca. Un'impresa comunicare, e siamo alla vigilia dell'apertura al pubblico, quando in tutta l'area girano duemila addetti ai lavori; da domani si può (per ora) soltanto immaginare. In sella ai modelli esposti, si agitano ragazze in microgonna; l'hostess più brutta ha un paio di sfilate di moda nel curriculum. Inutile chiedere loro informazioni, perché non sanno quasi nulla, né informare è probabilmente il loro compito. Inferno o paradiso, questione di gusti: basta saperlo. I grandi protagonisti sono gli scooteroni, autentica moda che ha convinto alle duo ruote categorie votate per natura all'auto: manager, professionisti, avvocati, persone che hanno bisogno di un mezzo da condurre in giacca e cravatta. Aprilia «lancia» Leonardo, 250 ce, ruote alte «perché così permette una guida più agile», dicono i progettisti della Casa italiana. Sempre Aprilia offre una versione dello Scarabeo ( 150 ce) con bauletto e borse laterali che gli danno l'aria da maximoto. Suzuki propone invece il suo maxiscootcr in versione superaccessoriata: plexiglias più ampio per riparare dall'aria anche una persona di alta statura, cassettino portacellulare, borsa supplementare da applicare davanti, tra le gambe, e persino autoradio con due altoparlanti. La versione base costa poco più di 10 milioni. I più semplici «cinquantini», sogno di quasi tutti i quattordicenni, sono un'infinità. Al profano possono sembrare tutti uguali, tolta qualche variazione cromatica. Ma all'esperto (quasi tutti quattordicenni) non sfuggono infinite variabili, la tendenza verso il sistema frenante a doppio disco, roba che fino ad una quindicina di anni fa era di serie sulle cilindrate medie e alte. Costo: dai 2 milioni e 800 mila in su, fino a oltre 4 milioni. Premio all'originalità allo Sky Vetro della Honda. E' in polipropilene colorato che dà l'effetto del vetro, garantito antigraffio. I dati sulle vendite dicono che il mercato va bene, ma qualcosa sta cambiando. C'è una direttiva sull'inquinamento che ha rallentato la diffusione di questo mezzo in attesa dei catalizzatori. E, soprattutto, è in arrivo una modifica del codice della strada che imporrà il casco anche ai maggiorenni. Risultato: chi ha più di 18 anni tende a scegliere modelli di cilindrata più alta, meno inquinanti perché a quattro tempi e più versatili perché consento¬ no di trasportare un passeggero. I produttori hanno risposto subito: la gamma scooter della maggior parte delle case prevede versioni dai 50 ai 180 ce (alcuni arrivano a 400, ottimi anche per spostamenti autostradali). Un esempio: il Gilera FX125 e FXR180, in prima assoluta da domani al Motor Show. Di tutt'altra tempra un altro 125, l'Aprilia RS. «Copia perfetta della moto protagonista del campionato mondiale '98», spiega la casa. Referenze sufficienti, speriamo che arrivi anche un invito a non sfruttare tutta la potenza. Quando si sale di cilindrata, il i ragionamento diventa una questione di fede. Gli harleysti dicono che è meglio essere traditi dalla moglie piuttosto che vedere il proprio fratello in sella a una due ruote «made in Japan». Il partito delle giapponesi guarda con ironico distacco il mondo delle tranquille Bmw. E chi ha scelto la moto tedesca ritiene che i motori Harley Davidson andrebbero benissimo su una Bmw, ma di 40 anni fa. Sono tre mondi che non si parlano e non si parleranno mai: uno fatto di sportività, l'altro di comodità, il terzo di distinzione. Vedere per scegliere. E infine le supersportive. La kermesse di Bologna mette in vetrina mostri da oltre 100 cavalli. Centodieci per l'esattezza quelli dell'Honda CBR600, non comunicati quelli della Yamaha YZF-R7 di 750 ce, 123 della Ducati 996SPS, derivata dalla moto campione del mondo Superbike. L'ultimo sguardo va agli accessori. Uno riguarda la sicurezza: un sensore collegato alla luce del freno e un lampeggiatore rosso applicato al casco che si illumina in caso di frenata. Si va diffondendo anche l'interfono, oggi collegabile al cellulare per chissà quali conversazioni tra pilota, passeggero e terza persona al telefono. La sicurezza? «Un'esigenza sempre più sentita - giurano i produttori dei caschi Arai -. I nostri clienti pretendono la qualità». Sulla prudenza è previsto un seminario. Difficile credere che sarà affollatissimo. Stefano Mancini Rara*" CBR600F-HONDA. E' la versione completamente evoluta della veneranda CBR600F. Un motore nuovo, capace di sviluppare una maggiore potenza per via dei minori attriti interni, pur essendo più leggero ed efficiente. E con un modernissimo telaio in alluminio dal forcellone oscillante. Prestazioni eccezionali, abbinate ad estrema facilità di guida. Il motore è a 4 cilindri, 4 tempi, 16 valvole, bialbero; cilindrata 599 ce; potenza massima 110 CV a 12.500 giri al minuto. L'accensione è digitale con anticipo elettronico a controlio computerizzato, l'avviamento è elettrico, il cambio a sei rapporti. R7-YAMAHA. Un motore super sportivo per una moto di serie che nasce come evoluzione della RI. Si tratta di un compattissimo 4 cilindri in linea con ampio uso di materiali speciali che consentono un risparmio di peso sensibile. La gestione del motore è elettronica e l'iniezione ha due iniettori per cilindro. Il cambio a 6 marce è su tre assi, la potenza massima è di 106 CV (78 Kw) a 9000 giri. Prezzo: tra i 40 e i 50 milioni. RSI25APRILIA. Riprende il look più aerodinamico della 250 ce da competizione: ha una nuova carena e il codone arrotondato; nessuna variazione al telaio, ma ci sono una nuova forcella da 40 mm regolabile e cerchi in lega da 17" a 5 anziché a 3 razze. Il motore è il noto Rotax, limitato a Il Kw(l5CV). RUNNER 125-GILERA. Lo scooter si evolve e si equipaggia del doppio freno a disco e di propulsori a due tempi raffreddati a liquido che segnano un'importante evoluzione tecnica tra i modelli del settore. La velocità massima del Runner 125 è di 105 chilometri l'ora, oltre 120 km per il modello 180 ce (21 CV).

Persone citate: Harley Davidson, Stefano Mancini

Luoghi citati: Aprilia, Bologna