Da Fo nuovo attacco agli scienziati

Da Fo nuovo attacco agli scienziati «Copiate Leonardo» Da Fo nuovo attacco agli scienziati Dario Fo MILANO. Leonardo come pacifista in anticipo sui tempi e le biotecnologie come strumento del capitalismo per l'avida accumulazione di profitti. Su questo si diffonde oggi Dario Fo al convegno milanese «Il potere dell'innovazione», a conclusione della manifestazione «Dieci Nobel per il futuro», nel cui ambito scienziati e studiosi hanno incontrato studenti e operatori per un nuovo rapporto scienza-società. Apertosi ieri con interventi di due Nobel per l'economia, William Sharpe in sala e Franco Modigliani dagli Usa, sull'impatto economico delle innovazioni tecnologiche derivanti dalle scoperte scientifiche, il convegno si concluderà oggi con Robert Richardson, Nobel per la fisica, Kary Mullis, Nobel per la chimica, e con Dario Fo e Rita Levi Montalcini. Con Richardson c Mullis, che hanno parlato degli aspetti etici della ricerca e della sperimentazione, Fo ha anticipato ieri le linee del suo intervento: esaltazione della Milano rinascimentale come «città di meccanici» e di Leonardo quale scienziato che seppe mettere limiti alle proprie ricerche, rinunciando a realizzare armi potenti e innovative. Mettendo in rilievo gli studi e le intuizioni militari di Leonardo, Fo ha detto che «mentì a Lodovico il Moro», dicendogli di non poter realizzare nuove armi, perché «era cosciente del dramma e del pericolo che le svio invenzioni avrebbero potuto essere usate per massacri contro l'umanità». Nella nostra epoca, pare di capire, Leonardo sarebbe stato con i «partigiani della pace». Si impone per la ricerca, quindi, «la necessità di ripensare» alle conseguenze delle sue conquiste: e ciò vale per le biotecnologie. Ignorando la delicata questione della biogenetica, Fo si ò concentrato sugli studi per il trapianto di organi animali: «Andremo in giro con una valigetta piena di pezzi di ricambio per farceli sostituire, realizzati con organi di maiali». E da questi - ha aggiunto - industrie e ricercatori trarranno grandi profitti. Alla domanda se ciò non significhi porre limiti alla ricerca, Fo ha rievocato la lotta contro la centrale nucleare di Montalto di Castro e gli «interessi politici di bassa lega che compravano tecnici e grandi scienziati». (f. m.] Dario Fo

Luoghi citati: Milano, Montalto Di Castro, Usa