Bomba fra le bancarelle Quattordici uccisi in Algeria
Bomba fra le bancarelle Quattordici uccisi in Algeria In un piccolo villaggio di montagna, 24 feriti Bomba fra le bancarelle Quattordici uccisi in Algeria ALGERI. Una bomba rudimentale composta di chiodi e di vetri ha seminato la morte ieri mattina tra la gente andata a fare la spesa al mercato di Khemis Miliana uccidendo 14 persone e ferendone 24. Il bilancio dato con un comunicato dalle forze di sicurezza è parziale e destinato a salire. La lontananza del villaggio da centri importanti, il più vicino è Ain Defla, circa 150 chilometri ad Ovest di Algeri, rende difficile raccogliere informazioni, ma i testimoni concordano che l'esplosione è stata terribile e i soccorritori giunti poco dopo si sono trovati di fronte a corpi martoriati, indumenti strappati, brandelli di carne. Ovunque, lamenti e grida. Ancora una strage in Algeria, dunque, dopo una pausa che aveva fatto sperare se non in una sconfitta, almeno in un ridimensionamento del terrorismo, a seguito delle ripetute operazio¬ ni lanciate dalle forze di sicurezza in tutto il paese. Ancora una volta l'eccidio avviene nel Nord-Ovest algerino: le zone montagnose più difficili da controllare, dove i terroristi di matrice islamica tornano non appena i militari si ritirano. A spingerli a nuovi massacri e a renderli più temerari è la convinzione che Dio li assisterà poiché si avvicina il Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera, ritenuto propizio alla «guerra santa». L'annuncio del nuovo sanguinoso attentato nel mercato di Khemmis Miliana è stato dato mentre la stampa riferiva dell'uccisione negli ultimi giorni di altre 12 persone da parte dei terroristi islamici. Secondo i giornali, inoltre, una povera famiglia di agricoltori sterminata recentemente nei pressi di Tipaza, nell'Ovest del Paese, era composta da sette bambini, tutti sgozzati, tre donne e due uomini. [Ansa]
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