La grande Uem è partita ieri

La grande Uem è partita ieri INTERVENTO INTERVENTO La grande Uem è partita ieri La UNIONE economica e monetaria comincerà tra quattro settimane. Il 31 dicembre 1998 il marco e altre nove valute nazionali scompariranno dagli schermi dei computer che migliaia di operatori valutari per anni hanno utilizzato per determinare i prezzi delle monete delle nostre economie, gli andamenti dei prezzi e di altri elementi economici, i guadagni e le perdite di milioni di famiglie e imprese. Il 1 gennaio '99 avverrà l'introduzione legale dell'Euro. Tre giorni dopo - nel primo giorno di attività dei mercati del '99 - la Banca centrale europea realizzerà il primo finanziamento in pronti contro termine. Da allora una politica monetaria comune comincerà a essere realizzata. Una tale impresa non ha precedenti perché il perimetro dell'area dell'Euro abbraccia un numero di Paesi che conservano la loro sovranità in molti ambiti cruciali. Ho detto che l'unione monetaria comincerà tra quattro settimane. Ma avrei potuto anche dire che è cominciata oggi attorno alle due del pomeriggio. A quell'ora, come è noto, tutte le banche centrali nazionali dell'area dell'Euro hanno abbassato i loro tassi chiave con una decisione coordinata. L'importanza di questa mossa non consente sottovalutazioni. Corrisponde, come ha spiegato la Banca centrale europea (Bce), «a una profonda discussione svoltasi nel Consiglio direttivo della Bce che ha condotto a una decisione consensuale, sulla base di un comune giudizio sulla situazione economica, monetaria e finanziaria nell'area dell'Euro». Mentre le future decisioni di politica monetaria verranno prese sulla base di un voto a maggioranza, quella di oggi è l'equivalènte di un voto unanime del Consiglio direttivo della Bce. E' il risultato di una convergenza di vedute da parte di tutti gli organi decisionali delle banche centrali nazionali. Dimostra, a tutti coloro che avessero nutrito dei dubbi, che quando necessario l'obiettivo primario della stabilità dei prezzi non è un ostacolo a un tempestivo movimento al ribasso dei tassi d'interesse. Infine, ma si tratta di un fatto di grande importanza, fissa «il livello dei tassi d'interesse col quale il Sistema europeo di banche centrali darà avvio all'ultima fase dell'unione monetaria e che intende mantenere per l'orizzonte di tempo oggi prevedibile». Vorrei dire che la fase finale della transizione da undici politiche monetarie a una politica comune non avrebbe potuto avvenire in modo più efficiente ed armonioso. L: Tommaso Padoa-Schioppa »pa | Pubblichiamo di seguito un estratto dell'intervento di Tommaso PadoaSchioppa, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, all'Associazione tedesca degli analisti finanziari, tenuto ieri sera a Francoforte.

Persone citate: Tommaso Padoa-schioppa

Luoghi citati: Francoforte