Ciampi apre il «cantiere Sud» di Gian Carlo Fossi

Ciampi apre il «cantiere Sud» Cento progetti per 120 mila miliardi. «La sfida è più difficile dell'Euro». Oggi il via libera all'Agensud Ciampi apre il «cantiere Sud» Arriva l'«obbligo formativo» fino a 18 anni ROMA. Via al «cantiere delle 100 idee» per un forte rilancio dello sviluppo nel Mezzogiorno, con investimenti di 120 mila miliardi tra il 2000 e il 2006, programmi certi, massiccio impegno dell'intero Paese, così come nella dura battaglia per l'Euro. L'ha detto ieri a Catania il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, intervenendo ad un convegno che mobilita per alcuni giorni, in aggiunta ad altri ministri, 650 esponenti dell'imprenditoria e dei sindacati, amministratori locali, dirigenti dei dicasteri più interessati. Non c'è nessun campanello di allarme per i conti pubblici, ora ci sono tutte le condizioni per una crescita duratura che consenta di vincere la sfida del Sud e dell'occupazione. «La sfida è alta - sottolinea Ciampi con un vigore che fa giustizia delle voci circolate in questi giorni su una sua imminente uscita di scena - il tempo stringe, occorre raggiungere presto risultati economici concreti perché i cittadini attendono fatti». E, qui, gli obiettivi di un programma certamente ambizioso: entro gennaio si deciderà quali opere incompiute del Mezzogiorno debbano essere completate con i 3 mila miliardi a disposizione e quali no; nel giro di qualche mese saranno rese operanti misure efficaci per compensare gli svantaggi competitivi ad investire nelle aree depresse (incentivi, sgravi fiscali, minor peso contributivo, maggiore flessibilità del mercato del lavoro); entro il '99 si dovrà determinare una svolta nel modo di impostare e attuare un nuovo modello di sviluppo, diffondendo una «cultura del fare» e definendo progetti precisi diretti a sfruttare in pieno i 120 mila miliardi disponibili nel periodo 2000-2006, per metà provenienti dall'Unione europea. Fra le 100 idee per lo sviluppo affiorano con priorità la realizzazione di servizi pubblici essenziali e di importanti infrastrutture materiali ed immateriali: acqua, energia, ma anche sicurezza e condizioni ambientali dignitose per migliorare la qualità della vita; poi, autostrade del mare per alleggerire quelle di terra, completamento delle reti informatiche, recupero dei territori in declino industriale anche al Centro-Nord, potenziamento del turismo e di tutte le altre attività produttive, facendo leva sulla piccola e media impresa. 11 ponte sullo stretto di Messina? «E' un'opera affascinante, ma non vorrei che schiacciasse tutto il resto», commenta Ciampi. Il ministro dei Lavori pubblici Enrico Micheli annuncia che l'adeguamento e la gestione dell'autostrada SalernoReggio Calabria saranno affidati ai privati. «Nell'ottica dello sviluppo sarà molto utile - rileva il ministro del Lavoro Antonio Bassolino - varare in queste settimane il nuovo patto sociale». Stamane, comunque, il consiglio dei ministri varerà «Sviluppo Italia», in pratica l'Agensud. Un «libro dei sogni»? si chiede il numero-due della Cgil Guglielmo Epifani con una punta di scetticismo, mentre il consigliere della Confindustria per il Mezzogiorno Antonio D'Amato considera il nuovo approccio del governo per il Sud «un punto di partenza significativo che cambia la rotta rispetto a quanto si è fatto nel passato». Ad Epifani, del resto, replica al volo lo stesso Ciampi: «Il libro dei sogni diventa realtà quando c'è la volontà e la coerenza di tutti, a cominciare da tutte le parti sociali e dagli imprenditori». Ancora un messaggio rassicurante arriva dal sindaco di Catania Enzo Bianco: «La mafia non riuscirà a entrare nei nuovo appalti pubblici. Quando c'è serietà d'intenti la mafia sceglie altre strade». In collegamento con questo massiccio impegno, ieri sera a Palazzo Chigi uno dei punti-chiave del nuovo patto sociale, la formazione, è stato affrontato in un vertice triangolare coordinato dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Franco Bassanini. Vi hanno partecipato i ministri Bassolino, Luigi Berlinguer (istruzione), Ortensio Zecchino (ricerca scientifica), i leader di Cgil-Cisl-Uil Sergio Cofferati, Sergio D'Antoni e Pietro Larizza, il vicepresidente di Confindustria Carlo Callieri. Bassolino ha indicato neh'«obbligo formativo a 18 anni» un impegno prioritario del governo e ha indicato la via di un rilancio dell'apprendistato con un forte contenuto formativo e della formazione continua dei lavoratori: «Nei patti territoriali - ha detto e nei contratti d'area prevederemo il capitolo della formazione come una pregiudiziale importante». Gian Carlo Fossi Antonio Bassolino Nella foto sotto il ministro Ciampi con il sindaco di Catania Enzo Bianco

Luoghi citati: Calabria, Catania, Italia, Messina, Roma