«Basta con le sanatorie periodiche» di G. Lam.

«Basta con le sanatorie periodiche» Livia Turco «Basta con le sanatorie periodiche» ROMA. «Basta con le sanatorie periodiche altrimenti si continuerà con la cultura dell'emergenza». E' l'ammonimento lanciato ieri dalla ministra della Solidarietà Sociale Livia Turco dopo le critiche ricevute dal governo. Il 19 novembre a rispondere alle accuse di «buonismo», dopo l'ultima sanatoria, era stata la ministra dell'Interno Rosa Russo Iervolino. «Sono fiera - aveva detto - che il buonismo sia arrivato nelle istituzioni, ma esso non va e non può andare contro la legge». Ora invece ad alzare la voce è stata lei: «Se per buonismo e stupidismo si intende credere nella politica di promozione della cittadinanza ed essere convinti che una delle misure per l'integrazione sia il riconoscimento del diritto di voto agli immigrati, accetto di essere definita buonista e stupidista». «Ma se - ha continuato - si vuol far passare la tesi secondo la quale il governo voglia rinunciare a combattere l'immigrazione clandestina, allora questa definizione la contesto radicalmente». L'obiettivo della reazione della ministra è un editoriale, «Tra buonismo e stupidismo», apparso sul «Corriere». Giovanni Sartori affermava: «La tesi del governo, capeggiata da Livia Turco, è che l'invasione dei clandestini non ò frenabile, e che la soluzione del problema è semplicemente accoglierli». La ministra ha prima risposto all'accusa: «La legge sull'immigrazione si l'onda proprio sul presupposto della lotta alla clandestinità». E poi è arrivata alla sorprendente conclusione: «La prima politica di integrazione ò quella di dire no alle sanatorie e spero che questa regolarizzazione, giusta e sacrosanta, sia l'ultima. La cultura dell'emergenza ha portato all'identificazione dell'immigrato con il clandestino, dimenticando gli stranieri che vivono e lavorano nel nostro Paese». [g. lam.]

Persone citate: Giovanni Sartori, Livia Turco, Rosa Russo

Luoghi citati: Roma