Il Fisco grazia gli agricoltori under 40
Il Fisco grazia gli agricoltori under 40 Il ministro De Castro: «Provvedimento storico». Previsti anche finanziamenti per le nuove attività Il Fisco grazia gli agricoltori under 40 Via la tassa di successione ROMA. Ora o mai più. Nella partita per il rilancio dell'occupazione in agricoltura il governo gioca, finalmente, la carta dei giovani e lo fa attivando le norme comunitarie destinate agli imprenditori del settore che non abbiano ancora compiuto i quarant'anni di età. Così ieri il Parlamento ha definitivamente approvato una legge il cui perno è costituito dall'abolizione delle imposte di successione, donazione, dell'Invim, delle imposte catastali e di bollo. L'esenzione riguarda appunto i giovani sotto i 40 anni che ricevono in eredità, fino al terzo grado di parentela, o in donazione una proprietà rurale e scelgono il lavoro nel settore primario come attività principale. L'unica contropartita richiesta è l'impegno a gestire direttamente l'azienda per almeno sei anni. La legge, che comporta un onere per le casse dello Stato di circa 30 miliardi per il '99 e di 40,2 miliardi per il 2000, indica anche alle Regioni le condizioni per incanalare le misure finanziarie di sostegno alle iniziative imprenditoriali giovanili: questo avverrà favorendo misure di sviluppo aziendale, gestendo riserve di quote produttive da attribuire a giovani agricoltori e agevolando la gestione sostenibile delle risorse territoriali. Grande soddisfazione per il via libera al provvedimento è stata espressa da tutte le organizzaioni agricole ed in particolare dall'Anga, l'associazione dei giovani imprenditori agricoli della Confagricoltura, che sottolinea gli enormi vantaggi che vengono dall'esenzione di successione e catastali: «per succedere nella conduzione di un'azienda del valore di 500 milioni - citano come esempio i tecnici dell'Anga - l'attuale onere fiscale di 28 milioni e mezzo si riduce a 250 mila lire di sola imposta ipotecaria. E sempre sole 250 mila lire si pagheranno per un'azienda del valore di un miliardo per la quale oggi si devono versare ai Fisco oltre 103 milioni». «Questo è un provvedimento storico, a cui si lavorava da anni e che finalmente si è riusciti a realizzare», commenta il ministro delle risorse agricole Paolo De Castro. Dal canto loro i presidenti delle commissioni agricoltura di Camera e Senato, Alfonso Pecoraro Scanio e Concetto Scivoletto fanno notare come siano proprio gli «under 40» i più attivi nei settori agricoli più dinamici e innovativi, come le produzioni biologiche, l'agriturismo o le produzioni tipiche. Un apporto indispensabile quello dei giovani, visto che oltre il 65 per cento dei titolari di aziende agricole ha più di 55 anni ed è evidente il problema del ricambio. Ecco perchè la legge concede ai non ancora quarantenni, singoli o costituiti in cooperative, anche aiuti per il primo insediamento in agricoltura e la priorità nell'usufruire delle risorse per accorpamenti fondiari ero- gate dalla Cassa per la formazione della proprietà contadina. Inoltre ai giovani viene riservata una percentuale delle quote produttive cedute, come, ad esempio, quelle del latte e viene concesso di usufruire fino al 2000, con un'estensione delle misure in proposito, delle agevolazioni tributarie per il recupero dei fabbricati rurali e degli aiuti per ristrutturazioni fondiarie o piani di miglioramento. Ma la legge conferma soprattutto un concetto: è sulla leva degli sgravi fiscali che si sta giocando il futuro dell'imprendito- ria agricola. Il primo passo significativo è stato fatto meno di un mese fa, con la riduzione dell'aliquota Irap dal 2,5 all'1,9 per cento. «Non si tratta di misure assistenziali, ma di un vero e proprio investimento nel settore - precisa il presidente della Commissione Finanze della Camera, Giorgio Benvenuto -. L'agricoltura non deve più essere vista come elemento residuale dell'economia, ma come grande potenzialità per l'Italia». Vanni Cornerò Abolite anche l'Invim e le imposte catastali e di bollo. «Chi pagava 28 milioni e mezzo adesso dovrà versare appena 250 mila lire» li ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro A destra contadini al lavoro nei campi
Persone citate: Alfonso Pecoraro Scanio, Concetto Scivoletto, De Castro, Giorgio Benvenuto, Paolo De Castro, Vanni Cornerò
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