Sui fondi è lite ce Bruxelles di R. Cri.
Sui fondi è lite ce Bruxelles Sui fondi è lite ce Bruxelles Roma contro l'asse Parigi-Bonn «Stop ai tagli indiscriminati» ROMA. Grandi manovre sui fondi comunitari destinati all'agricoltura, che corrispondono quasi alla metà dei finanziamenti erogati dall'Unione Europea. La Commissione agricoltura di Bruxelles ha presentato recentemente tre proposte per una redistribuzione finanziaria delle risorse destinate al settore, ma la Francia si oppone, perché vorrebbe mantenere invariato il sistema attuale. Per raggiungere questo obiettivo Parigi sta cercando l'appoggio di Bonn per for¬ mare un asse franco-tedesco il cui peso potrebbe condizionare la riforma della politica agricola europea impostata da Agenda 2000 (il pacchetto di riforme per il nuovo secolo). Ma, secondo le organizzazioni agricole italiane, se la linea suggerita dalla Francia passasse, la riforma si tradurrebbe unicamente in un taglio indiscriminato dei fondi. L'Italia sta quindi cercando contromisure da attivare: «Abbiamo ereditato un insieme di regolamenti e direttive comunitarie costruiti in ma¬ niera precisa sugli interessi dei Paesi nordeuropei», dice il ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro e aggiunge: «Stiamo stringendo alleanze anche con chi potrebbe avere interessi diversi dai nostri». Nella nuova strategia del ministero rientra l'inserimento dell'agricoltura tra i temi affrontati nel recente incontro D'Alema-Blair. La Gran Bretagna, ha ricordato De Castro, è entrata con l'Italia nella minoranza di blocco che vuole eliminare il sistema delle quote latte, mentre ha incassato il nostro via libera alla l'ine dell'embargo provocato dal caso «mucca pazza». «L'obiettivo della nostra politica - ha precisato il ministro - è il riequilibrio delle risorse assegnate alle varie colture e la conseguente fine dei privilegi concessi alle produzioni continentali a danno di quelle mediterranee», [r. cri.]
Persone citate: D'alema, De Castro, Paolo De Castro
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