Milano invasa da 80 mila giovani di R. M.

Milano invasa da 80 mila giovani Milano invasa da 80 mila giovani A Capodanno da tutta Europa per pregare MILANO. Ottantamila giovani da tutta Europa a Milano, per pregare: sarà un Capodanno un po' diverso quello che vivrà la comunità cattolica ambrosiana, scelta per ospitare l'Incontro europeo dei giovani 1998'99 organizzato dalla Comunità di Taizé. Un appuntamento che si rinnova ogni anno, a partire dal 1978, e che finora ha toccato, tra le altre, Barcellona, Roma, Londra, Praga, Budapest. Monaco. La comunità di Taizé è stata fondata nell'omonimo villaggio della Borgogna (Francia) vicino alla storica abbazia di Cluny, da frère Roger: nel 1940, in un'Europa sconvolta dalla guerra, volle dare un «segno di riconciliazione tra i cristiani divisi, tra i popoli separati». Con questo spirito la comunità, sempre animata da frère Roger, si è ampliata puntando soprattutto sull'accoglienza di giovani che «cercano di scoprire un senso alla loro vita e riprendere uno slancio». Moltissimi sono gli adepti nell'Europa dell'Est (Taizé ha animato un movimento sotterraneo che si è ritrovato in pri- ma fila nelle manifestazioni che hanno preceduto la caduta del Muro di Berlino) e moltissimi sono i giovani che verranno da questi Paesi a Milano: 126 pullman dalle Repubbliche Baltiche, in 2500 da Bucarest, centinaia di «luoghi di preparazione» attivi in Polonia. Frère Emile, uno dei componenti la comunità, spiega che l'incontro di Milano si sta preparando con un obiettivo specifico: fare sì che tutti i giovani possano trovare ospitalità in una famiglia. «Chiediamo soltanto "due metri quadrati al caldo", è questo il nostro slogan - dice -. Non c'è bisogno di una stanza per questi ragazzi: sono organizzatissimi, hanno sacco a pelo e tutto quanto necessita per un breve soggiorno. Bastano davvero due metri quadrati, ma il calore di una casa e di una famiglia darebbero davvero il segno dell'accoglienza». «Taizé evoca uno stile sobrio e lieto di accoglienza e di ospitalità», scrive il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, nel suo messaggio ai giovani partecipanti all'incon¬ tro. E aggiunge: «Mi auguro che qualcosa dello spirito evangelico che si vive a Taizé possa diffondersi anche nella Chiesa ambrosiana». Finora sono sessantamila le famiglie di Milano e dintorni che hanno accolto l'invito a ospitare i giovani. Gli organizzatori sperano che altre ventimila accolgano l'invito da qui al 28 dicembre, quando iragazzi si raduneranno tutti in alcuni padiglioni della Fiera. Sarà qui che si svolgeranno le cerimonie comuni che avranno i momenti culminanti nelle preghiere collettive: quella del 30 dicembre sarà seguita in diretta da Raiuno, a quella del 31 sarà presente il cardinal Martini. Anche il «veglione» avrà un carattere all'insegna della preghiera: divisi nelle parrocchie, alle 23 del 31 i giovani parteciperanno a una veglia per la pace; la mezzanotte sarà all'insegna di una «festa dei popoli». E al mattino dopo messa in parrocchia, pranzo nelle famiglie ospitanti e alle tre del pomeriggio il viaggio di ritorno. [r. m.]

Persone citate: Carlo Maria Martini