Berlinguer; meno Timberland, più libri

Berlinguer; meno Timberland, più libri Un'indagine del Censis: un ragazzo su due non ha letto un libro negli ultimi 30 giorni Berlinguer; meno Timberland, più libri 77 ministro rimprovera i genitori ROMA. I ragazzi leggono sempre meno e il ministro sgrida i genitori. «Comprate meno Timberland e più libri ai vostri figli» ammonisce Luigi Berlinguer. Non pesa le parole il ministro alla Pubblica Istruzione, allarmato dalla presentazione dell'indagine del Censis dedicata ai giovani e alla lettura, promossa e realizzata dal premio «Grinzaneletture 1998». Secondo l'inchiesta, realizzata su un campione di 2500 giovani dai 15 ai 20 anni, che frequentano le scuole superiori, il 43% dei giovani non ha letto neppure un libro negli ultimi trenta giorni. E nell'ultimo anno i giovani che non hanno letto nessun libro sono l'I 1,5%, mentre il 40% ne ha letti almeno due. Dall'indagine che ha per titolo «Giovani, insegnanti e biblioteche scolastiche» risulta inoltre che leggono più le femmine dei maschi, più per se stesse e per il piacere della lettura (42% contro il 27% dei maschi), mentre i ragazzi leggono soprattutto per essere informati (20,8% contro il 6,7%). Il ministro ha «tirato le orecchie» ai genitori tutti: i ragazzi non leggono abbastanza anche perché non sono stimolati, ma anzi distolti dai libri che devono essere invece intesi come un valore. Se i ragazzi non leggono, le responsabilità vanno ricercate anche nella scuola, dove la situazione delle biblioteche non è certo rosea. Tutti gli istituti ne possiedono una, ma più della metà dei ragazzi intervistati, (il 54,5%) non la frequenta e un terzo afferma di andarci solo due o tre volte all'anno e di non prendere alcun libro in prestito. Questo astensionismo è dovuto soprattutto ad una disabitudine (42,6%), al fatto di non trovare i libri che si cercano (34,9%) e solo il 15,9% dichiara un reale disinteresse. Quanto agli insegnanti, un dato colpisce più di tutti: il 63% dei bibliotecari scolastici è autodidatta. Ogni gestione è affidata a competenza, conoscenza e passione del singolo. Berlinguer ha colto l'occasione per lanciare un patto tra editori e biblioteche affinché siano potenziate le biblioteche scolastiche. Occorrono, ha detto, spazi fisici per i libri nelle scuole, ma anche «più spazi temporali, più tempo perla lettura a scuola». E non solo, ha preci¬ sato, durante le ore pomeridiane, ma anche «al mattino, durante l'orario normale di lezione». Sarà possibile, ha spiegato, con la flessibilità oraria introdotta con l'autonomia scolastica. E a questo proposito il ministro ha aggiunto che nel rinnovo contrattuale degli insegnanti si dovrà prevedere di «alleggerire il peso delle ore di insegnamento per i docenti che intendano dedicarsi alla biblioteca», con un adeguato riconoscimento di questo lavoro, «sia nella carriera che sotto il profilo economico». Le biblioteche scolastiche, poi, non dovranno essere concorrenti della multimedialità, ma anzi, secondo il ministro, indirizzarsi proprio su questa strada: «Dovranno avere un "appeal" sui ragazzi e diventare parallelamente un centro di documentazione, per stimolare e anche orientare i giovani». E infine, dal ministro, ancora una lancia spezzata a favore dello studio, della cultura e del sapere: «Sono un nozionista convinto - ha detto - senza nozioni si è ignoranti e basta». [r. cri.] m Il ministro Luigi Berlinguer ha esortato ieri i giovani a leggere più libri

Persone citate: Berlinguer, Luigi Berlinguer

Luoghi citati: Roma