Una tredicesima da 51 mila miliardi

Una tredicesima da 51 mila miliardi Aumento del 3,4% rispetto al '97. L'Unione consumatori: a Natale acquisti in ripresa Una tredicesima da 51 mila miliardi A fine mese la gratifica per lavoratori e pensionati ROMA. A fine mese è in arrivo per i lavoratori e i pensionati italiani un «assegno» da 51.180 miliardi. A tanto ammonteranno infatti, secondo le stime dell'Unione nazionale consumatori, le tredicesime che saranno pagate dalle aziende e dallo Stato; una cifra che risulta in crescita moderata rispetto all'anno precedente (+3,4 per cento), ma che comunque ha un progresso maggiore di quello registrato dall'inflazione. La fetta più consistente riguarderà come al solito i pensionati, a cui complessivamente saranno destinati 15.450 miliardi, seguiti dai dipendenti pubblici (13.675 miliardi), da quelli del terziario (11.400 miliardi) e dell'industria (10.300); fanalino di coda è come sempre l'agricoltura, dove il «bonus» di Natale sarà pari soltanto a 355 miliardi. Secondo l'Unione Consumatori l'arrivo nelle tasche degli italiani della tradizionale iniezione monetaria di fine anno, unita alla moderata fiducia nella ripresa dell'economia e dalla tregua dei prelievi tariffari e fiscali, farà da volano a una ripresa dei consumi nel periodo natalizio. «La propensione a spendere - rileva Vincenzo Dona, segretario dell'Une - è facilitata inoltre dalla crescente concorrenza nel settore distributivo e produttivo, che ha generato una vera e propria guerra dei prezzi e delle promozioni, a tutto vantaggio dei consumatori, specialmente in campo alimentare». L'Unione consumatori ricorda che prò- prio in campo alimentare nel periodo natalizio c'è una recrudescenza delle malattie causate da un incremento del 60 per cento dei consumi. L'associazione invita quindi a una maggiore attenzione alla sicurezza alimentare, sulla quale l'Unione europea sta svolgendo una campagna proprio in questo periodo. La tredicesima fa parte della retribuzione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, ma di fatto una buona parte dei 51 mila miliardi (circa un milione a italia¬ no) rientra subito nel mercato. Regali, settimane bianche, cenoni, viaggi all'estero: il Natale è un momento decisivo per l'attività di commercianti, ristoratori e albergatori, capace di cambiare i bilanci di un anno intero. Le previsioni di fine '98 sono incentrate sull'ottimismo. Mostrano segnali di ripresa sia gli acquisti di beni di consumo sia le prenotazioni per il Capodanno. Grande attesa anche per lo sci, in vista del tradizionale Ponte di Sant'Ambrogio, dopo anni di recessione. Molte stazioni sciistiche hanno aperto gli impianti, chi approfittando della neve già caduta, chi facendo ricorso ai sistemi di innevamento artificiale. In città gli addobbi natalizi sono comparsi in anticipo rispetto al passato e nella maggior parte dei Comuni i negozi sono stati autorizzati a osservare orari di apertura «lunghi», domeniche incluse. La speranza è di sfruttare i timidi segni di ripresa economica e di ottimismo. [r. cri.] «La concorrenza nel settore produttivo e distributivo ha fatto scendere i prezzi soprattutto degli alimentari» Prevista una ripresa anche nei viaggi all'estero e nelle settimane bianche Negozi aperti di domenica LE TREDICESIME

Persone citate: Vincenzo Dona

Luoghi citati: Roma