Curcio in cattedra, è polemica

Curcio in cattedra, è polemica L'ex leader Br invitato a tenere una lezione in un istituto professionale di Bagnoli Curcio in cattedra, è polemica Protestano An e le vittime del terrorismo ROMA. La notizia che Renato Curdo è stato invitato a tenere una lezione all'ex «Ipsia», un istituto professionale di Bagnoli, sta sollevando furiose polemiche. E' Alleanza nazionale, soprattutto, a soffiare sul fuoco. «Non è concepibile - afferma il senatore Pontone annunciando un'interrogazione parlamentare - che il ministro Berlinguer e il provveditore Cina abbiano dato il via libera all'iniziativa di promuovere una 'lezione' dell'ex capo delle Brigate Rosse». Secondo Pontone, «la Sinistra comunista riesce ad idolatrare l'ex capo delle Br, a impietosirsi per Sofri, a portare Ocalan in Italia e persino a far rientrare nei progetti finanziati dall'Unione europea iniziative che garantiscono il palcoscenico a chi è stato un terrorista rosso. Nessuno può permettersi il lusso di riabilitare chi ha provocato sangue e distrutto famiglie, senza il minimo rispetto per le famiglie delle vittime». E immediata arriva anche la condanna dei parenti delle vittime del terrorismo. «E' una vergogna - afferma - il presidente dell' associazione - Maurizio Puddu - E' davvero inverosimile che facciano fare una lezione ad un individuo che è stato se non autore, suggeritore di omicidi ed è inaudito che accada in una scuola pubblica. In questo modo le vittime del terrorismo vengono ulteriormente dileggiate. Tutto ciò - conclude Puddu - non giova alla pacificazione degli animi dei parenti delle vittime, al contrario, è un'ulteriore sofferenza». Nella polemica interviene anche l'on Marco Follini, portavoce del Ccd. «Una scuola dove si fa salire in cattedra Renato Curdo - dice - è un triste happening. Ho rispetto del pentimento e non credo che la memoria debba essere appesa all'albero dei risentimenti. Ma sarebbe stato molto più istruttivo se a far lezione a Bagnoli fosse stato un parente delle vittime del terrorismo brigatista». In serata, però l'ufficio stampa del ministero della pubblica istruzione ha comunicato in una nota che il ministro Berlinguer e il Provveditore di Napoli non sapevano della iniziativa dell'Ipsia di Bagnoli, nè erano tenuti a saperlo, visto che le scuole non hanno bisogno di autorizzazioni per quel tipo di progetti didattici: «Sono destituite di ogni fondamento le notizie secondo cui vi sarebbe stato sia un 'via libera' del ministro Berlinguer all'iniziativa sia un parere favorevole del Provveditorato di Napoli. Con il regime di autonomia, le scuole non hanno bisogno di alcuna autorizzazione per progetti e altre iniziative che possono prevedere interventi esterni». [r. L] Berlinguer: «Il ministero non c'entra. Non è stato concesso nessun via libera, né la scuola doveva richiederlo» L'ex leader delle Brigate Rosse Renato Curdo «professore per un giorno»

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