Il naufragio di tele-Jospin di Enrico Benedetto

Il naufragio di tele-Jospin Il naufragio di tele-Jospin Ritirato il progetto di holding pubblica PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Autogoal catodico per Lionel Jospin. Il governo ritira in extremis il controverso piano di holding televisiva pubblica. TeleJospin nasce morta. E l'opposizione - che si preparava a contestarla in aula dal 15 dicembre gioisce oggi di una spettacolare vittoria per abbandono. E' l'ennesimo schiaffo per Matignon. Dopo l'umiliazione sul Pacs - il' paramatrimonio omosessuale, come lo definiscono i suoi avversari - con l'esecutivo messo in minoranza all'Assemblée Nationaie, i dissensi sempre più significativi nella compagine governativa e il clamoroso, j'accuse dell'ex premier Michel Rocard contro Frangois Mitterrand («Non era un onestuomo»), la scoppola televisiva. Tirava aria da ritirata, è vero. Le accese critiche e i troppi mugugni nella Gauche non sembravano un buon viatico per la Legge Trautmann. Eppure quando alle 19,45 - il ministro della Cultura ha gettato la spugna rinviando sine die l'esame parlamentare, l'iniziativa ha sorpreso non poco. Si pensava Lionel Jospin volesse evitare con ogni mezzo altre figuracce difendendo - qualora necessario - amche l'indifendibile. Invece no. Misurato il rischio di una plateale sconfessione a Palais Bourbon, la Gauche abbozza. Il n. 1 fra i network statali - «France 2» - ne darà breve notizia (causa sciopero) nel tg Ore 20, lasciando intendere che «rinvio» è un puro eufemismo. La «cosa» in versione piccolo schermo non vedrà mai - salvo sorprese - la luce. Quantomeno nella sua formula- zione originaria. «Abbiamo un solo obiettivo, servire il pubblico», martellava da mesi Jospin. Che l'interessato non se la prenda: il servizio può attendere. Alla regolamentazione Trautmann si rimproveravano, in simultanea, due errori gravi. Dirigismo statalista ed eccessiva deregulation. Accorpare in «France Télévision» ben cinque network - la Due, la Tre, «La Cinquième», «La Sept-Arte» e «Rio» (per i Dom-Tom ossia la Francia extraeuropea) - significherebbe ricadere nel niiraggio di un'informazione monopolistica percorrendo a rovescio la marcia liberistica della nuova Europa Rosa. Il centralismo è fuori moda. Che senso avrebbe rinverdirne gli allori un ventennio dopo la vittoriosa battaglia contro l'Ortf alias Tele-de-Gaulle? Il secondo choc è pubblicitario. Finora gli spot occupavano 12' sulla programmazione oraria. Madame Trautmann (che vede ormai la sua poltrona mmisteriale in grave pericolo) voleva ridurli a 5 sulle tv pubbliche. Doppia obiezione: con quali risorse aggiun¬ tive, e come non farsi destabilizzare dalla concorrenza privata? In altre parole, la virtuosa manovra avvantaggiava «Tfl» e «M6», gli acerrimi nemici. Che già sentivano tintinnare ih cassa il surplus di pubblicità. Paradossale ma vero. Brillava in somma per masochismo, la tv jospiniana. Il motivo è semplice. Grazie a un abile gioco di lobbysmo, dilazione e ostacoli vari «Tfl » & C. avevano boicottato con successo per 18 mesi le avances riformatrici. Spazientitasi dinnanzi alla propria impotenza, la Sinistra ha preso una decisione rovinosa: scorporarle dalla prima fase. Mal gliene incolse. La perestrojka, sbilanciata, non poteva che naufragare. Nelle ultime settimane, il ps Laurent Fabius - che presiede la Camera - e l'ex monsieur Culture del mitterrandismo Jack Lang erano insorti chiedendo la par condicio. La logica dell'<A voi penseremo più tardi» doveva rivelarsi una scorciatoia mortale. Donde la débàcle. A Lionel Jospin toccherà l'ingrato ruolo di reincollare h pezzi. Mica facile. Domenica 29, le suppletive hanno mostrato una Droite in sensibile ripresa, tonica e pugnace. Il primo ministro ha perso, nel suo primo autunno caldo, l'aura di Invincibile che lo accompagnava dall'exploit nelle Politiche '97. Il ledaer sessantottardo Daniel Cohn-Bendit - capolista Verde alle Europee - lo stuzzica sulla Sinistra, e nel ps riprende la fronda. Chirac, lui, gongola. Le disavventure di Matignon gli garantiscono un futuro. E ha, comunque, l'Eliseo garantito sino al Duemiladue. Enrico Benedetto Catherine Trautmann ministro della Cultura francese autrice della legge di holding televisiva ' pubblica ora ritirata dal governo

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