LA FAVOLA GLOBALE di Gianni Riotta

LA FAVOLA GLOBALE LA FAVOLA GLOBALE non ha neppure un personaggio americano, nessuno dei protagonisti è bianco o occidentale. L'eroina è cinese, i cattivi, Unni dal volto verdastro. Color del bronzo sono gli eroi di «Principe d'Egitto». Piacciano o no, sono prodotti già pensati per il mercato globale, capaci di emozionare a Las Vegas, Hong Kong, Parigi e Torino. Si affermano non grazie alla crudeltà delle multinazionali, ma parlando il linguaggio universale delle favole. I cartoni animati che si scontrano nel Natale americano (e noi vedremo presto) sono popolati solo da insetti, «Antz» è una formica con voce di Woody Alien, «Bug's life» un Esopo computerizzato. Gli Usa stanno arricchendosi con la nuova industria del «content provider», la creazione di contenuti come la musica rap, nata nei ghetti ribelli dei neri e ascoltata anche dai ragazzi perbene in Giappone. A Natale avremo gli occhi a mandorla come la dolce Mulan e riprenderemo in mano la Bibbia? Non si tratterà di un trucco «amerikano», ma della capacità, umile, di pensare il mondo come uno. Arte in cui noi italiani avevamo esperienza, quando Collodi inventò la marionetta globale Pinocchio e Maria Perego il suo Topo Gigio: artigiani, non imperialisti yankee. Gianni Riotta

Persone citate: Collodi, Color, Maria Perego, Topo Gigio, Woody Alien

Luoghi citati: Egitto, Giappone, Hong Kong, Las Vegas, Parigi, Torino, Usa