La Juve protetta da 22 mila uomini

La Juve protetta da 22 mila uomini Vigilia di tensioni, dalle minacce Uefa per il viaggio ritardato alle voci dalla Turchia di una partenza ieri notte La Juve protetta da 22 mila uomini Conte: non ho paura, ma questo clima non è normale TORINO. L'ultimo giallo, ieri sera: la Juve ha cambiato programma, sorprenderà tutti e volerà nella notte a Istanbul. Il tam-tam dalla Turchia s'è rivelato una voce infondata, ma ha creato ulteriore tensione in margine a una trasferta che davvero non ha bisogno di essere ulteriormente «caricata». Saliranno in 105, stamane, sull'aereo della paura e della rabbia. I bianconeri partiranno alle 9,30 con un seguito di rancori e poca attenzione all'evento sportivo. Troveranno, all'aeroporto Ataturk, i primi contingenti di poliziotti che blinderanno la squadra. E' stata un'altra giornata difficile, quella di ieri. L'Uefa ha respinto la richiesta della Juve, il blitz in giornata è clandestino, i bianconeri avrebbero dovuto trovarsi a Istanbul un giorno prima, come da regolamento. Per il governo del calcio europeo non sono sufficienti imotivi che hanno ispirato il viaggio-lampo. L'Uefa, preso atto della decisione bianconera, ha poi precisato che la società «si assume la totale responsabilità per un viaggio all'ultimo minuto». Bettega, da .Ginevra, ha tagliato corto: «La gara si disputerà in modo regolare, pagheremo una multa. Contava rispettare la volontà dei giocatori». Moggi e Lippi hanno respinto al mittente ogni rimprovero. Il dg contesta l'Uefa: «Abbiamo chiesto una deroga spiegando che le ragioni della nostra decisione erano le stesse per cui l'Uefa aveva spostato di una settimana la partita. I motivi non sono venuti meno, inutile discuterela nostra scelta». Per Lippi «la Juve sa assumersi' le pròprie responsabilità, in questo caso di ben altro tipo rispetto a quelle di chi ci obbliga a giocare a Istanbul con ciò che è successo e succede». Sugli spalti saranno latitanti tutti i 19 membri del comitato esecutivo Uefa. Ci sarà, invece, il presidente della Figc, Nizzola; con grande sensibilità partirà con la squadra. Sul charter bianconero, anche Umberto Agnelli: «Andiamo sereni, come sportivi e come cittadini italiani, con il solo desiderio che si mantengano buoni rapporti con i nostri amici turchi. Sono certo che i due popoli si augurano che la difficile situazione creatasi venga risolta con buon senso, il più presto possibile». Si contano i presenti, e soprattutto gli assenti. Forfeit annunciati del presidente regionale Enzo Ghigo, che invece partirà per il Burchina Faso («ma tutto il Piemonte è con la sua squadra»), e di Evelina Christillin, presidente del Comitato Torino 2006: «Comuncnie non sarebbe una nart.it.a BEN■ IHVe spow.ve otguMarzotto'dApodo sva di calcio vera». Qualche politico importante s'è iscritto in extremis alla Usta dei presenti. Conte, capitano juventino, aveva protestato: «Se non viene nessuno con noi è ridicolo, dopo quanto successo. Lo dico ai politici, vengano a fare una gita sul Bosforo, abbiamo posti disponibili e il viaggio è offerto dalla Juve. Chi fosse tifoso, potrebbe trascorrere una piacevole giornata coi propri beniamini». Ieri sera lo hanno accontentato gli onorevoli Fassino e Melandri: loro saranno al match. Lippi ha guidato l'ultimo allenamento, poi in serata ha radunato la squadra in un albergo di Borgaro, a 5 minuti da Caselle, per ritardare al massimo l'ora della sveglia. Ha trovato mire il modo di arrabbiarsi: «Non capisco come si possa dire che andiamo a Istanbul con l'atteggiamento di un tacchino alla vigilia del giorno del Ringraziamento. Certi atteggiamenti non sono da Juve, ci assumiamo le nostre responsabilità. Non sono climesso, perchè non mi dimetto mai. E neppure triste, tuttavia capirete che è difficile parlare di calcio». L'hanno incalzato: ma perchè partire all'ultimo minuto? «L'abbiamo deciso insieme, ridurremo al minimo i rischi. La stanchezza non peserà». E Conte: ((Avremo meno contatti con chi non ci vuole bene. Paura? Tutti ci penserebbero su. A conti fatti era meglio giocare mercoledì scorso: i problemi sono gli stessi». Fabio Verenano Moggi secco con la federazione europea: «Volevamo una deroga: le condizioni non sono cambiate, non cambia il programma» Umberto Agnelli più distensivo: «Andiamo sereni in buoni rapporti con gli amici turchi» E nella comitiva il presidente federale Nizzola * ^^^^^^^^^^^ | sùpùrgesi ' gelecek BENVENUTO JUVE ■ IHVe spor kazàndi:.. Ali Sami Yen Stads'nda yarm TOrk misafirpervertigi w.ve otgunlugunu gòsterip Tùrkiye gOvenli degir diyenleri utandiracagiz. Marzotto'dan Apodo svasi " '■''•■y-^:iy^:-y--'-'-':-' e ORE 9,30 partenza dell'Airbus della Volare Airlines con a bordo 105 persone fra giocatori, tecnici giornalisti. Pranzo a bordo. JF ORE 13,45 (locali) arri» all'aeroporto Ataturk di Istanbul. 2000 uomini a presidiate la zona, due Xm/ bus, ispezionati con metal de%}0| sulla pista il gruppo ORE 14 partenza per l'Hotel Kempinsky con staffetta della polizia. Lungo il percorso 1500 poliziotti e 300 y tiratori scelti. ORE 14,45 arrivo all'hotel che sarà sorvegliato da 800 agenti in terra e in mare.: All'interno un gruppo di agenti/ antiterrorismo. 0ORE 19,30 partenza per lo stadio. Lungo i 6 chilometri, chiusi al traffico normale, 800 : poliziotti. ORE 19,45 arrivo allo stadio. Tremila agenti in ;„ borghese occuperanno le prime tre file : | CC )J dell'impianto, altri 5400 saranno sparsi sulle, in assetto antiso A sin. Zidane e Deschamps, per i turchi «connazionali dell'arbitro» A lato, il blitz