LA MORTE QUALUNQUE DEL BOSS di Francesco La Licata
LA MORTE QUALUNQUE DEL BOSS RITI MAFIOSI IN DECLINO LA MORTE QUALUNQUE DEL BOSS NARRANO le cronache che Francesco Messina Denaro, un nome che è un mito della mafia trapanese, è stato trovato morto (ucciso non dai soliti pallettoni ma da una invincibile nefrite) nelle campagne di Mazara del Vallo. Il corpo stava sotto un albero e un custode, pietoso ed anonimo, prima di comporre il numero telefonico del cognato per avvertirlo della "disgrazia», lo aveva rispettosamente sistemato alla meglio, con le mani incrociate sul petto. O tempora, verrebbe da dire. Se c'era una cosa die - anticamente - distingueva il mafioso vero dal predone rampante, riguardava proprio la morte. Il modo in cui morivano i boss autentici, cioè nel proprio letto. Soprattutto se, come «don Ciccio», avevano "'S anni ed anche se, come lui, erano latitanti. La prassi era questa. Giunto vicino all'ora fatale, il boss veniva furtivamente riportato a casa. Si sistemava sul letto il moribondo con l'abito della festa. Compito del barbiere era di renderlo «più bello di quando era in vita». L'arciprete doveva assolverlo e somministrargli i sacramenti. I presenti lo assistevano nelle preghiere, in attesa della -volontà di Dio». Quando il patriarca spirava, si alzava di un niente il tono delle giaculatorie. Era il segnale. Si poteva dare il via agli adempimenti del funerale. I candelabri, quattro. II rosario intrecciato tra Je dita. La cassa, di noce massiccio con un enorme crocifisso di ottone. Venivano avvertiti i parenti, gli amici, anche quelli che lo avevano cercato invano per accopparlo. Qualcuno telefonava ai cugini di New York, che quelli non mancavano mai. E il maresciallo dei carabinieri, accorso sulla scia di un muto tam-tam, trovava donnepiangenti che recitavano le litanie. Per «don Ciccio», tutto questo non è stato possibile, a conferma dell'implacabile declino di Cosa Nostra. Anzi delle sue tradizioni, perché il resto - il peggio - sembra resistere. Basti pensare alla latitanza di Messina Denaro il giovane. Si chiama Matteo e viene considerato un irriducibile. Si dice che continui ad uccidere e a pensare con mente stragista. Altro che declino, per lui. Francesco La Licata
Persone citate: Francesco Messina Denaro, La Morte
Luoghi citati: Mazara Del Vallo, New York
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