L'equo canone va in soffitta

L'equo canone va in soffitta Arrivano sgravi per proprietari e inquilini. lei più cara per le case sfìtte L'equo canone va in soffitta Avremo due regimi per gli affitti ROMA. E' ormai un addio definitivo al ventennale equo canone e ai controversi patti in deroga, ma anche un passo verso la liberalizzazione del mercato delle locazioni. La nuova legge sugli affitti è giunta all'ultimo appuntamento con il Parlamento: è iscritta per le ore 9 nell'ordine del giorno della Camera dei deputati, che dovrebbe dare sollecitamente il via libera (forse entro oggi) al testo già approvato alla fine di giugno a Montecitorio e modificato qualche giorno fa al Senato. E' una legge fortemente innovativa, condivisa dal sindacato degli inquilini Sunia e in parte dalla Confedilizia ed, invece, criticata duramente dal sindacato degh' inquilini della Cisl Sicet insieme ad Acli e Caritas Italiana, nonché per motivi ben diversi dall'Unione dei piccoli proprietari immobiliari Uppi. «Sarà guerra al mercato nero», tuona soddisfatto il Sunia, perché per la prima volta si utilizza il fisco come strumento regolatore del mercato e si attribuiscono sgravi anche agli inquilini. «Non è la migliore riforma in assoluto - commenta il presidente della Confedilizia Sforza Fogliani - ma la migliore in questo momento, anche se la liberalizzazione vera del mercato è ancora molto lontana». Sul fronte opposto, il segretario generale del Sicet Rossini denuncia: «Il provvedimento contiene ancora elementi di squilibrio, che portano a sfavorire la parte più debole nel rapporto contrattuale, l'inquilino». Nessuno dubita, comunque, si tratti di una vera rivoluzione. Sei i punti di attacco: Contratti. Si instaura un doppio canale. Il primo liberamente contrattato, con durata per un minimo di 4 anni, rinnovabile per solo altri 4; il secondo, «agevolato», si basa su contratti-tipo stipulati in sede locale tra inquilini e proprietari, con durata minima di 3 anni rinnovabili di altri 2, a canoni più bassi incentivati da sgravi fiscali ad hoc per i proprietari. Sgravi per gli inquilini. Viene concessa una detrazione sull'imposta sul reddito alimentata da un apposito fondo a partire dal '99 sulle dichiarazioni del 2000, grazie alla finanziaria '99 che rimpingua il fondo con 300 miliardi. Un decreto ministeriale definirà sia l'entità dello sconto che i redditi di accesso al beneficio. Sgravi per i proprietari. Potranno ottenerli solo i proprietari che aderiranno ai contratti-tipo se risiedono in comuni ad alta intensità abitativa e saranno in regola con registrazione del contratto e pagamento dell'Ici. I proprietari alle prese con inquilini morosi non pagheranno le tasse per i relativi immobili dal momento della convalida fino alla sentenza di sfratto. Fasce deboli. Gli inquilini meno abbienti saranno sostenuti nel pagamento dell'affitto da un apposito Fondo nazionale con dotazione di 1.800 miliardi nel triennio '99-2001, 600 miliardi all'anno. I requisiti minimi necessari per beneficiare del contributo saranno stabiliti dal ministro dei Lavori pubblici entro 3 mesi, valutando il reddito familiare e il peso del canone. IO. I comuni ad alta intensità abitativa potranno aumentare fino al 2 per mille l'Ici sulle case sfitte e ridurre, invece, l'aliquota a carico dei proprietari che aderiranno ai contratti-tipo. Sfratti. Cambiano le procedure. La competenza sugli sfratti passa ai pretori. L'esecuzione dei rilasci viene sospesa per un periodo di 6 mesi, che si allungherà a 18 mesi per gli ultrasessantacinquenni, handicappati o malati terminali. Durante il periodo di sospensione dello sfratto l'inquilino dovrà pagare un canone maggiorato del 20 per cento e in caso di inadempienza si provvedere all'esecuzione immediata del rilascio. Tre i motivi per la richiesta di sfratto figura anche la vendita dell'appartamento, ma a condizione che il proprietario possegga solo quella casa in affitto e che all'inquilino sia concessa la prelazione. Gian Carlo Fossi SETTE PUNTI PER LA RIFORMA VIENE ABOLITO L'EQUO CANONE (TRANNE CHE fERlE CASE POPOLARI) NASCONO DUE TIPI DI AFFITTO: QUELLO LIBERO (VALIDITÀ4ANNI4 4) E QUELLO REGOLATO (3 ANNI) SULCONTRATTO REGOLATO 1 PROPRIETARI AVRANNO UNO SCONTO DEL 40,5% SULl'IRPEF, DEL 30% SULL'IMPOSTA 01 REGISTRO E IN MISURA VARIABILE (A SECONDA DI QUANTO DECISO DAI COMUNI) SULL'IO GLI INQUILINI A BASSO REDDITO POSSONO DETRARRE DALL'IRPEF UNA PARTE DELL'AFFITTO (DAL 2000) GLI SFRATTI TORNANO :i Al PRETORI QUELLI ESECUTIVI PER FINITA LOCAZIONE SONO SOSPESI PER 6 MESI ALL'ENTRATA IN VIGORE DELLE PER OTTENERE LO SFRATTO IL PROPRIETARIO DEVE DIMOSTRARE DI AVER PAGATO TUTTE LE TASSE Il ministro dei Lavori pubblici, Micheli vrecemL

Persone citate: Gian Carlo Fossi, Micheli, Rossini, Sforza Fogliani

Luoghi citati: Acli, Roma