« Beffati dalla Lombardia »

« Beffati dalla Lombardia » I quarantamila abitanti dell'area novarese si sono organizzati in un comitato e annunciano ricorsi al Tar « Beffati dalla Lombardia » Rivolta nel Ticino per le rotte di Malpensa POLEMICA BUE REGIONI DIVISE DA UNA ROTTA BOGOGNO (Novara) DAL NOSTRO INVIATO «Le tre e mezzo? Adesso dovrebbe arrivare. Ecco lo sente? Quello è il cargo per New York, guardi che bestione. E guardi le galline: non capiscono più niente. E' come avere sulla testa una campagnola che scala in continuazione tra la seconda e la prima. C'è da diventare pazzi». Il vigile Scandiglio Giuseppe, unico agente in servizio a Bogogno, paesi-" no di 1135 anime a Ovest del Ticino, è ormai sull'orlo di una crisi di nervi: anni fa se n'è andato da Gallarate, Ticino Est, perché non sopportava più il passaggio dei 70 aerei giornalieri di Malpensa. E adesso che tra le dolci colline a Sud del Lago Maggiore si era convinto di aver trovato la pace, è ripiombato nell'incubo: dal 25 ottobre, data ufficiale dell'apertura di Malpensa 2000, non vive più. Notte e giorno più di 300 aerei gli passano sulla testa sfiorando colline e campagne dove vivono altre 40 mila persone, gli abitanti di quella striscia di Piemonte a Ovest del parco del Ticino che, convinti per anni di vivere in un Eden, hanno improvvisamente scoperto che le loro valli erano diventate un piano di volo, uno spazio di decollo, un tracciato di rotta: la famigerata «303». Così tra Borgomanero e Varallo Pombia, Borgo Ticino e Bogogno, Suno e Mezzamerigo, si sono organizzati in un comitato, il Covest (Comitato Ticino Ovest), che si prepara a dar battaglia con querele e ricorsi al Tar per far sì che la rotta chiuda e buona parte dei disagi torni da dove è venuta: nei territori del Ticino Est, in Lombardia. «Quelli di là - dice l'ingegner Vittorio Codecasa, tra gli animatori del Covest - si sono attrezzati per tempo con il Cuv, il loro comitato: e grazie alla Regione nel 1991 hanno ottenuto che le rotte venissero modificate senza più passare sul territorio lombardo ma scaricandosi sulla nostra zona. Peccato che nessuno ci avesse avvertito». Solidarietà tra comitati Est e Ovest? «Ben poca, l'ultima manifestazione insieme l'abbiamo fatta a maggio ed era per la terra presa dal parco del Ticino per costruire l'autostrada a tre corsie che collega il terminal 1 al terminal 2. Poi quelli del Cuv non si sono fatti più sentire: e ci credo da quando Malpensa 2000 ha aperto, tutti i voli sono su di noi». La rotta «303» è ima linea immaginaria nel cielo, a forma di anello allungato verso Ovest e una circonferenza di circa 36 chilometri, che da Malpensa gli aerei percorrono prima di sparpagliarsi nel mondo, sia che debbano andare a Ovest o a Est, a Sud o a Nord. Tradotta in cifre, significa un aereo ogni due minuti a 600 metri di quota e 150 mila litri di kerosene sparsi per la campagna sottostante, ovvero 400 club al giorno di zolfo che, come spiega con angosciata pignoleria l'ingegner Giacomo Ardisio, consulente della Provincia di Novara per il Covest, mescolato all'ossigeno crea quella micidiale miscela di acido solforico meglio nota come piogge acide: «I danni alla vegetazione saranno visibili tra breve, quelli alla salute inizieremo a vederli tra una decina d'anni e saranno incalcolabili. Qualcuno dovrà risarcirci». Senza parlare dell'inquinamento acustico che sta distruggendo la vita della zona. «E questo grazie al fatto che nessuno, prima di aprire Malpensa 2000 ha mai condotto un serio studio d'impatto ambientale», dice l'avvocato Marina Ughetta, che guida i comitati dell'Ovest Ticino nella battaglia contro Malpensa. «Noi ci rendiamo benissimo conto della necessità di imo scalo intercontinentale, ma non accettiamo che tutti i disagi pesino sulle nostre spalle mentre i vantaggi siano esclusivamente per la Regione Lombardia e i vicini del Ticino Est: possibile che l'unica rotta utilizzabile sia la 303? Possibile che un aereo per andare verso Est o verso Sud o Nord, debba per forza passare prima da Ovest?». Già, possibile? In Regione Lombardia cadono dalle nuvole: «Io protesto scritte o petizioni dei sindaci della zona Ticino Ovest del Piemonte non ne ho viste - risponde sbrigativo Giorgio Pozzi (Fi), assessore ai trasporti -. Si facciano avanti con richieste precise. Comunque comprendo i loro disagi ma vorrei ricordare che Malpensa è in territorio lombardo e che anche da noi non mancano i problemi. Inoltre non è la Regione a decidere le rotte degli aerei». Intanto una delle zone più belle e incontaminate del parco del Ticino, che del silenzio e della tranquillità aveva fatto non solo una filosofia ma businnes, investendo in villeggiatura e campi da golf, rischia adesso di sfumare. «Qui, nel dopoguerra, abbiamo scelto di rifiutare gli insediamenti industriali per preservare la nostra tranquillità» dice orgoglioso Carmelo Palumbo, sindaco e medico condotto di Bogogno: «Adesso non si può ancora parlare di nevrosi, ma siamo solo agli inizi. Già i più anziani fanno fatica a dormire. Questa è una zona dove la media del rumore si attestava sui 35 decibel. Mentre quando passano gli aerei saliamo improvvisamente a 70-80 decibel». E non è ancora finita: quando 0 megascalo sarà a pieno regime, con mi trasporto di 24 milioni di passeggeri l'anno e un milione di tonnellate di merci, gli aerei in decollo e arrivo saranno 5C0 al giorno, notte compresa. Ma forse un aiuto agli abitanti dell'Ovest Ticino potrà arrivare dal ministero dell'Ambiente. Entro un anno dovrà essere fatta ima nuova valutazione d'impatto ambientale per Malpensa 2000, fanno sapere dal ministero retto da Edo Ronchi. La Sea già si oppone: va bene un monitoraggio, ma no ad alcuna nuova valutazione. Paolo Colonnello «Da quando c'è il nuovo scalo non si vive più: un aereo ogni 2 minuti» «Vogliamo che l'aviovia chiuda e i disagi tornino in provincia di Varese» BORGO TICINO CASTELLETTO f\ TICINO M Ili GOLASECCA ALTEZZA MINIALA wf§^}^DO 600 METRI DA TERRA WLUMBAKUU BOGOGNO conti«biaO»wm»«anI> ^ pSJSK? I QpOMBIA è SU IMO Q I COMUNI CHE GUIDANO LA PROTESTA ■ ■LE ROTTE DEI DECOLLI [85% SUL TOTALE] LO SCONTRO SULLE ROTTE IO MARANO TICINO QoLEGGIO O BELLINZAGO PER VARESE, FIUME TICINO FA DA CONFINE TRA PIEMONTE E LOMBARDIA AEROPORTO MALPENSA Sotto: lo scalo di Malpensa 2000, inaugurato a fine ottobre. Attualmente atterrano o decollano 300 aerei al giorno. A pieno regime saranno 500. In basso: la manifestazione organizzata domenica nel Novarese contro la «rotta 303», una linea immaginaria nel cielo che da Malpensa gli aerei percorrono prima di sparpagliarsi nel mondo e che attraversa per 36 chilometri l'area Novarese del Ticino

Persone citate: Carmelo Palumbo, Edo Ronchi, Giacomo Ardisio, Giorgio Pozzi, Marina Ughetta, Paolo Colonnello, Vittorio Codecasa