parliamone

parliamone parliamone conessanraComazz] IN una delle due rubriche pubblicate qui sotto, i lettori danno idee per programmi che vorrebbero vedere sul video. Il supplemento «In tivù» esce ormai da alcuni mesi, ed è quindi possibile fare un piccolo bilancio dei desideri del pubblico. Il pubblico prima di tutto sa quello che non vuole. Difficilmente pensa a programmi con una nuova struttura, e d'altronde non è quello il suo mestiere. Il suo mestiere è quello di gradire oppure no, di cambiare canale, di valutare, di protestare o di apprezzare. Il pubblico giudica sull'esistente e sul già visto, è perfettamente in grado di valutare il presente e il passato. E dunque ci sono molte nostalgie. E c'è anche parecchia irritazione. 'Una «casalinga di Torino» senza nome è stanca di sopportare «carrambe e cervelloni», è rattristata per il ritorno di «Per tutta la vita» sui fidanzati, è infastidita da Paola Barale. L'avversione per «Carràmba» torna anche nella lettera di Giuse Beldì Conturbia, di Novara, che aggiunge alla lista degli insopportabili anche «Paperissima». «Bene la storia in prima serata di Raitre, ed anche Laura Curino sugli Olivetti. Finalmente: perché dobbiamo quasi sempre sciropparci, il sabato sera, commedie in napoletano? E perché ci è negato Paolo Poli? Qualche volta ci starebbe bene anche Mazzarella e qualche compagnia dialettale. Da Novara non sempre è facile raggiungere Torino o Milano per andare a teatro, e quindi questi spettacoli ci sono preclusi». Alla nostra lettrice piacerebbe anche qualche film musicale. E che Paolo Limiti fosse meno verboso. Il pubblico vorrebbe farselo da sé, il palinsesto. Prima o poi la tecnologia lo consentirà. Gli indirizzi di «In tivù»: «La Stampa - In tivù», via Marenco 32, 10126 Torino; fax: 0116568.131; posta elettronica: intv(a)|a stampa.it.

Persone citate: Beldì, Laura Curino, Mazzarella, Paola Barale, Paolo Limiti, Paolo Poli

Luoghi citati: Milano, Novara, Torino