Gusti & disgusti

Gusti & disgusti Gusti & disgusti N neologismo per descrìvere un piatto antico. Da pochi giorni, nella popolare e popolosa zona di Porta Palazzo, c'è un nuovo ristorante della coppia Angelo e Susanna Vitale: per intenderci la parte della serie dei «Pautasso» che hanno cominciato l'attività ristorativa proponendoci la «bruschetteria», poi la «pescheria» e ora, fresca fresca, la «bolliteria». Stavolta, il cognome Pautasso, di marca piemontese, anzi torinese, si sposa coerentemente con il cibo che ne caratterizza il locale: il bollito, appunto. Oggi, la cucina è strettamente legata allo show-business, anche attraverso i nomi che identificano i! locale. Benvenga, allora, questo simpatico posto che a un prezzo contenuto propone una specialità che, vista la rarità con cui è presente a Torino, «non ha più prezzo» per gustarla. Piatto magico il bollito. E non a caso, alla bolliteria dei finti Pautasso, i «pezzi» offerti ai commensali sono rigorosamente sette, che è numero magico e che già le bocche contadine adottavano con il bollito di carne preparato in cascina nei «giorni della festa». Facciamo notare l'esistenza di questo nuovo ristorante che «gioca» a essere piemontese perche ci pare un'iniziativa intelligente, che però ci fa riflettere: ormai la filologica cucina subalpina, a Torino, non è più un'abitudine gastronomica bensì una proposta «etnica». Sì, il bollito ricompare con dignità di piatto nella ristorazione collettiva, ma più raro di un cuscus o di un'anatra alla pechinese.

Persone citate: Benvenga, Pautasso, Susanna Vitale

Luoghi citati: Torino