I NUOVI DIRIGENTI
I NUOVI DIRIGENTI CONVEGNO I NUOVI DIRIGENTI Come sì forma l'elite in Italia e in Europa Venerdì 27 novembre, dalle ore IO. nell'Aula del Rettorato di via Verdi 8, si apre il convegno internazionale in memoria di Franco Ferraresi, organizzato dalla Presidenza del Consiglio Provinciale e dall'Università di Torino, dal titolo «La formazione della classe dirigente». I lavori proseguono per tutta la giornata di sabato 28 novembre (dalle ore 9,30). COS'È' una classe dirigente? E' quell'insieme di persone che prendono decisioni che influiscono sulla società. Politici, ma non soltanto: amministratori pubblici, manager, industriali, insegnanti... E che dovrebbero prendere queste decisioni nel rispetto delle regole scritte e non scritte della società e nella prospettiva dell'interesse generale, cioè di tutti. Si può occupare un ruolo di «decisori» senza però appartenere a una vera classe «dirigente», nel senso che le decisioni vengono prese contro l'interesse generale, ma nel proprio piccolo particolare, individuale, o di azienda, o di partito. Capita, non solo in Italia. Ma in Italia la questione è storicamente ricorrente, quasi un tormentone: nel nostro Paese, si dice, non c'è una classe dirigente che diriga in base a regole condivise. C'è una classe politica esorbitante che ha invaso e invade ogni angolo della società. Ci sono «decisori» soprattutto nella pubblica amministrazione che di quella classe politica sono il prolungamento, il «braccio armato» e hanno il compito di conservare il potere ai loro padroni, ma non costituiscono autonomamente una vera classe dirigente perché non sentono il peso di una responsabilità collettiva. Ci sono lobby e poteri che badano soprattutto ai loro interessi. E' per questo che si guarda in modo anche acritico ai modelli francese e tedesco, di classi dirigenti formate in apposite «scuole». Nell'Europa prossima ventura il confronto tra sistemi sarà obbligato, l'efficienza delle burocrazie un criterio ineludibile, la loro funzionalità decisiva. L'Università di Torino e l'arnministrazione provinciale dedicano un convegno (27 e 28 ottobre) al problema della «Formazione della classe dirigente» in memoria di Franco Ferraresi, sociologo dell'amministrazione scomparso qualche mese fa. Al nome di Ferraresi sono legati molti studi sulla destra eversiva in Italia e 0 sociologo ha fatto anche parte della commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi. Ma il suo ultimo interesse di studio sono state le classi dirigenti. Il convegno sarà comunque un'occasione per fare il punto sulla questione. Se ne parlerà con uno sguardo al passato (élites e classi sociali, la formazione delle élites in Italia), ma anche al futuro: università ed élites in una prospettiva europea comparata. Sarà l'occasione per capire la ragione della mancanza italiana di una vera classe dirigente, ma anche di confrontare la nostra alla situazione francese, tedesca e americana tenendo conto di un'osservazione che ci suggerisce il professor Gian Enrico Rusconi che sarà il coordinatore di una delle tavole rotonde: «La Germania di oggi deve però fare i conti con la mancanza di dinamismo della sua classe dirigente». Attenti ai modelli. Cesare Martinetti Foto: Franco Ferraresi, al quale, è dedicato il convegno sulla nuora classe dirigente
Persone citate: Cesare Martinetti Foto, Franco Ferraresi, Gian Enrico Rusconi
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