LA STRATEGIA DEI TEMPI NUOVI

LA STRATEGIA DEI TEMPI NUOVI LA STRATEGIA DEI TEMPI NUOVI L'industria dello spettacolo riflette sulla sfida europea Ee in programma lunedì 30 al Piccolo Regio, piazza Castello 215, il convegno europeo «Sviluppi - PMI Creative e Nuove Forme di Distribuzione per lo Spettacolo». Organizzato dalla torinese Antenna Media (inf. 011/53.98.53), si prefigge di rendere nota l'attuale situazione della co-produzione cinematografica internazionale in Europa. S'inizia alle 9 con l'introduzione di Alessandro Signetto. Alle 9,30 interviene Jean Jauniaux della Media/Sviluppo, alle 9,45 il sottosegretario Eurimages Jean-Claude Lazaro, alle 10 il presidente della Cicce Gianni Massaro, alle 10,15 il produttore indipendente Enzo Porcelli, alle 11 Maria Fares de La Lanterna Magica, alle 11,15 Roberto Buttafarro della Dune, alle 11,30 Claudio Papalia della Fert, alle 11,45 Jan Hoorens della Commissione Europea. Nel pomeriggio sono attesi alle 15 il direttore di Raitre Francesco Pinto, alle 15,30 il direttore del centro di produzione Rai di Torino Maurizio Ardito, alle 15,45 Gilles Vaubourg di Regions, alle 16 Sandro Parenzo della Videa, alle 16,15 Elena Filippini della Stefilm, alle 16,30 Antonio Pilati dell'Authority per le Comunicazioni, [d. ca.] TUTTO è nato da una specie di «parola d'ordine», che ormai da un po' circola più o meno consciamente - tra coloro che in Piemonte si muovono negli ambienti creativi, economici e produttivi del cinema e della televisione: basta piangersi addosso! Si sa che la vita, nell'Italia (apparentemente felice) dello spettacolo, è dura per tutti - attori, autori, registi, produttori (a meno di chiamarsi Carlo Verdone, o Claudia Koll, o Vittorio Cecchi Gori); e dunque (ri)partiamo da (quasi) zero, per fare seriamente - in quest'area del Nord-Ovest un mestiere che deve per forza coniugare creatività e business. Sta qui, in questo nuovo clima, la principale ragione per fare ora a Torino un Convegno, che si intitola «Sviluppi» e che si presenta con lo slogan «Raccogliere la sfida che l'Europa ci pone». Per affrontare gli scenari del futuro - il che significa piattaforma digitale Tv, cybercinema, tecniche interattive di sceneggiatura e così via, su cui il resto dell'Europa si sta già attrezzando, e su cui il nostro cinema, la nostra Tv sono in ritardo - si sta facendo in questa città una scelta strategica «forte», che comporta ingenti investimenti in ri¬ sorse umane, tecniche e strutturali. Ma questa scelta, in sé giusta e sicuramente innovativa, non avrebbe di per sé chances di affermazione se nascesse unicamente «in vitro». Ecco allora la consapevolezza del mutare del quadro legislativo nazionale (nuova «Legge Maccanico» che impone quote di produzione e diffusione per opere europee prodotte da indipendenti); l'attenzione alle politiche di intervento dell'Unione Europea, di cui si incarica l'Antenna Media Torino; l'importanza della presa di visione del panorama internazionale (la non ancora nata RaiTre a carattere regionale a confronto con la rete Régions del servizio pubblico francese): tutti elementi di informazione e conoscenza che qui sono praticati e diffusi, rendendo la nostra situazione unica - senza tema di smentite, la più avanzata - nel panorama nazionale attuale. Elementi che, nell'onnai vicinissimo 2001 (data di apertura dei nuovi Studi Fert di corso Lombardia), troveranno applicazione nel marchio «made in Turin» nei titoli di testa e/o di coda dei prodotti multimediali, cinematografici e televisivi. Resterebbe solo più ima risposta da dare: questi prodotti saranno «belli»? Ma questa risposta non tocca a noi... Alessandro Signetto responsabile Antenna Media «Le onde (k/ (ksl ù io» di Lars lon Tricr i' uno dei jilni l'iinifici coprodolli ni'ui/i ultimi (inni

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