IL CONCERTO N.1 DI MAX BRUCH di 1. O.

IL CONCERTO N.1 DI MAX BRUCH STAGIONE RAI IL CONCERTO N.1 DI MAX BRUCH Brahms e Dvorak diretti da Inbal completano il programma del 3 6 4 MAX Bruch è uno di quei musicisti che il destino ha legato praticamente a un unico brano, anche se hanno composto altre pagine altrettanto degne. In questo caso si tratta del «Concerto n. 1 in sol minore per violino e orchestra op. 26», scritto nel 1866, la cui popolarità ha occultato una amplissima e valida produzione di ogni genere. Lo si potrà ascoltare per la stagione della Rai all'Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto giovedì 3 dicembre alle 20,30 e venerdì 4 alle 21 nell'interpretazione della giapponese Akiko Suwanai. Sul podio ci sarà Eliahu Inbal. Prima di Bruch, verrà eseguita una celebre pagina di Brahms, la «Ouverture tragica in re minore op. 81». Come si sa, questo lavoro si accompagna alla gemella «Ouverture accademica op. 80». Questa era nata come forma di ringraziamento all'Università di Breslavia per il conferimento della laurea «honoris causa»; essendo essa di ca¬ rattere sereno e giocoso, l'autore per contrappeso ne volle creare subito un'altra molto più seriosa, e fu lui stesso a sottolineare in una lettera che «una piange e l'altra ride». La serata si chiuderà nel nome di Dvorak. E' stata scelta la «Sinfonia n. 7 in re minore op. 70», che si è guadagnato il sottotitolo «Del tempo torbido», a causa della sua atmosfera più cupa rispetto alle altre. Le differenze dalle precedenti sinfonie - in particolare il minimo ricorso ai consueti spunti folclorici boemi - sono anche determinate dal fatto che Brahms, sincero estimatore e mentore di Dvorak, aveva detto di aspettarsi da lui «qualcosa di diverso». L'opera nacque in seguito a una commissione da parte della Società Filarmonica di Londra, che aveva nominato Dvorak socio onorario; e in effetti la prima esecuzione, con lo stesso autore sul podio, fu accolta con entusiastiche ovazioni. [1. o.]

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