L'IDEA GALEOTTA DI BENNATO di Paolo Ferrari

L'IDEA GALEOTTA DI BENNATO L'IDEA GALEOTTA DI BENNATO Edoardo arriva al Colosseo con band e quartetto d'archi E' M\\ 13 ottobre 1975. Sedi" cernie e un po' sprovveduto in materia di confini tra amori e odi del «movimento», entrò al Teatro Nuovo. Claudio Lolli ha un braccio al collo per una frattura, ma esegue tutto l'album «Ho visto anche degli zingari felici». In platea, anche i più duri, che tutti chiamano «informali», «comontisti», qualcuno «provocatori» e altri semplicemente «compagni» riconoscono nel cantautore bolognese uno di loro, applaudono e si divertono. Poi sale sul palco Edoardo Bennato, ma non è da solo. I tizi di cui sopra gli sono accanto in un attimo, lui attacca il jack della chitarra e loro via, glielo staccano. Bennato domanda: «Perché questo?». E loro, pronti: «Lo sai benissimo». Un altoparlante vola giù, alcuni applaudono, ma la nostra ciurma di sedicenni è in visibile imbarazzo: cosa avrà fatto di male l'autore di canzoni che a noi sembrano tanto corrosive, come «Arrivano i buoni», «Feste di piazza»? Qualche t'estivai dell'Unità, é probabile, considerato da una parte del movimento come una sorta di parata nazista fuori tempo massimo. Un contratto discografico ben retribuito, possiamo immaginare. Mentre ci interroghiamo (a sguardi, mai far trapelare dubbi del genere), gli incazzuti lasciano la sala e Bennato, solitario, comincia il suo show a base di voce da rocker con pinza sul naso, tamburello percosso con un pedale e chitarra a 12 corde menata più che suonata. Giovedì 3 dicembre, invece, Bennato arriva al Colosseo di via Madama Cristina 71 con un'autentica carovana. Il tour «Sbandato», dal titolo del suo disco di quest'anno, prevede la coabitazione di una band, gli Hill-Side, e del quartetto d'archi Solo String Quartet, ovvero due violini, una viola e un violoncello, al servizio dei «classici» del repertorio di Bennato. Idea galeotta, quest'ultima, che ben visualizza la distanza tra il cantautore sanguigno e geniale di un tempo e una certa inclinazione alla facile maniera fattasi avanti negli anni. Se le collaborazioni con Bo Diddley, Jeff Haley e B. B. King ai tempi di «E' asciuto pazzo 'o padrone» e «Il paese dei balocchi» sono sfizi che qualsiasi cantautore di formazione blues vorrebbe togliersi, i duetti realizzati con la Ricciarelli in occasione di «Quartetto d'archi» necessitano di dosi di bicarbonato da cavallo. La distanza tra il Nuovo e il Colosseo è minima, ma quella tra la naturalezza del busker di allora e le forzature in chiave classica suona immensa. Meglio il blues napoletano, Edoardo: non fosse che poi pensi sia una mania torinese, saliremmo sul palco, civilmente, a dirtelo. 11 concerto inizia alle 21. Biglietti: da 20 mila lire in galleria e 35 mila di prima platea. Info: Teatro Colosseo, tel. (Oli) 669.80.34. Paolo Ferrari

Persone citate: Bennato, Bennato Edoardo, Bo Diddley, Claudio Lolli, Edoardo Bennato, Jeff Haley, Ricciarelli