PER LA REGINA E PER STALIN: DOPPIA VITA DI UN IRONICO TRADITORE di Masolino D'amico
PER LA REGINA E PER STALIN: DOPPIA VITA DI UN IRONICO TRADITORE PER LA REGINA E PER STALIN: DOPPIA VITA DI UN IRONICO TRADITORE L'INTOCCABILE John Banville traduzione di Massimo Birattari Guanda pp. 378 L 29.000 OME in altri romanzi di John Banville, anche in questo ultimo figurano fra gli elementi principali misteri non troppo spiegati, una punta di giallo, e la passione per qualche grande artista del passato. La differenza è che questa volta la storia non è inventata, o meglio, che l'invenzione ricalca un episodio ben noto, la pubblica rivelazione delle antiche attività di spia sovietica di Sir Anthony Blunt, il noto critico d'arte nonché custode della collezione personale della regina. Anche il narratore in prima persona di Banville è Sir, esperto d'arte, e addetto ai dipinti della sovrana, né i tratti che ha in comune con Sir Anthony si fermano qui, c'è persino un amore quasi insano per Poussin e per il modo con cui questo pittore sa congelare l'emozione, controllare, in un certo senso, anche le pulsioni estreme. Il nome è diverso, Victor Maskell, allusivo come quello di un personaggio da commedia della Restaurazione; e diverso è il retroterra. Quando rievoca i fatti dopo lo smascheramento e lo scandalo Victor è un anziano signore, angloirlandese di origine - protestante di Belfast -, che in gioventù, a Cambridge, come un eroe di Evelyn Waugh era stato attirato da un affascinante compagno di studi, quindi dalla sua famiglia e dal suo entourage, nella cui orbita sarebbe poi rimasto per sempre; anche il suo sposare la sorella dell'amico rientrava nel desiderio di associarsi ai Brevoort, gentiluomini di campagna non privi di una dose di eccentricità. Nella lunga, dettagliata e compiaciuta confessione redatta un po' a beneficio dei suoi inquisitori, ma più per i posteri e per regolare qualche conto in sospeso, Victor non spiega mai veramente il motivo per cui sin dagli anni dell'Università, al tempo della guerra di Spagna, fu convinto come tanti dall'ideologia comunista. Allo stesso modo, non offre nessuna vera giustificazione del perché, prima e durante la guerra, accettò con gli altri del suo gruppo di fare la spia per l'Unione Sovietica; non ha neppure commenti sulla qualità delle informazioni, a suo tempo fornite gratis, si capisce, che secondo alcuni accusatori sarebbero addirittura costate la vita a qualcuno: egli incoraggia piuttosto il sospetto che fossero dati irrilevanti, dei quali la macchina dello spionaggio era avida più che altro per giustificare la propria esistenza. Al centro della sua storia sono, sempre in chiave ironica, personaggi e atmosfere: i contatti con improbabili individui goffamente mascherati da inglesi, e gli appuntamenti con loro in scomodi pub di periferia, con precauzioni comiche e certamente superflue: le trasgressioni degli amici, tutti bevitori e, alcuni, omosessuali praticanti e disinibiti, attività entrambe nelle quali Victor finisce per seguirli, scoprendo di essere particolarmente tagliato per la seconda soltanto dopo alcuni anni di matrimonio; le irreali nottate di Londra sotto i bombardamenti, col senso di precarietà penetrato nella pelle di ciascuno. Non mancano episodi gustosi, a chiave o meno, valga per tutti quello farsesco di quando Victor, militare, è inviato da Giorgio VI in persona nella Germania appena sconfitta allo scopo di recuperare presso un aristocratico cugino tedesco del re, sorvegliato a vista dagli alleati nel suo castello di Ratisbona, un carteggio imbarazzante riguardante 1 attrazione per Hitler provata, prima dell'abdicazione, dal sovrano precedente Edoardo Vili. Proprio l'augusta soddisfazione per la missione compiuta procura a Victor l'incarico che in seguito lo mette in frequente contatto con Elisabetta, da lui sempre discretamente chiamata Mrs W. Andando avanti, le reminiscenze da vagamente elegiache, sia pure senza alcuna nostalgia, si caricano di amarezza, via via che Victor si rende conto di come tutto sommato lui traditore per gioco, giunto verso la fine della propria esistenza sia stato tradito sul serio; e la confessione-racconto si trasforma in una ricerca del colpevole, e anche nella cronaca di una rivalsa, maldestra e tutto sommato inutile come tutto il resto di una vita doppia o tripla, illuminata quasi soltanto dal piccolo dipinto del suo idolatrato Poussin, rappresentante la morte di Seneca, che da ragazzo Victor aveva scoperto quasi per caso (ma forse gliel'avevano fatto scoprire per accattivarselo) e che ha conservato come un talismano. «Non vale la pena di combattere per la civiltà che questo rappresenta?», dice Victor a un investigatore cui lo mostra. Ed è il solo momento in cui parli con convinzione. Masolino d'Amico Sir Antho; noto critii d'arte nonché ci della colle personale della regii e spia sov A Blunt è il protago del romai «L'intocc; L'INTOCCABILE John Banville traduzione di Massimo Birattari Guanda pp. 378 L 29.000
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Lombardia e Italia centrale
- In Corte d'Assise uno sconcertante episodio di criminalità
- Tel Aviv, chiesto al governo di dimettersi Rabbia e sciopero nei territori occupati
- Risolti i casi controversi tra gli eletti del P.s.i.
- Il processo ai dirigenti della Nova Nel frattempo 7 imputati sono morti
- OJVE (°»E)
- IL TIEPOLO DI LONDRA E' AUTENTICO? 20 MILIARDI
- I misteri del "Gran Mogol,, e le loro conseguenze
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- SETTIMANA BIANCA 1974
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La Juventus prova
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy