Al ballo della scienza Nobel esplose di gioia

Al ballo della scienza Nobel esplose di gioia Al ballo della scienza Nobel esplose di gioia A cella. «Tana i libera tutti», dicono i bambini che giocano a nascondino. «Tananai!» esclamano i bresciani (e l'etimologia è un mix insospettabile di onomatopea e lingua ebraica). Ta, na sono anche due sillabe buone per canticchiare senza fare lo sforzo di ricordarsi le parole, e vanno a comporre molte parole da lessico infantile. Quindi non è che mi sorprenda più di tanto nel ritrovarle al centro di un quadrato palindromo di cui mi parla il lettore Alessandro Marenco (Carcare, Sv). Trascrivo la lettera: «A settembre sono andato in ferie nei pressi di Avignone. Ho visitato il castello di Tarascona, severo e possente maschio in pietra a guardia del Rodano. Costruito nel 1400 da Luigi II d'Angiò dopo alterne vicende nel XVin sec. venne adibito a prigione. In una stanza esagonale allora adibita a cella, l'ignoto recluso ha istoriato le pareti che lo trattenevano con moltissime e diverse figure di navi e galee. Su di una parete però compare un gruppo di lettere così disposte: DATUR AMACV TANAT VCAMA RUTAD». Come tradurlo? Io lo traslitterei in questo modo: «Datur amacu tanat, ucama, Rutad»: «Ora che mi hai scoperto (gerg.: «tanato») sull'amaca, vienici anche tu, Rùtad». Non sono molto soddisfatto del nome Rutad, ma non sono riuscito a fare di meglio. Si sa che con i quadrati magici, e questo è un quadrato magico, le cose vanno così: non ce n'è neppure uno che non abbia al suo interno il baco di una parola inspiegabile, a partire dal già leggendario Arepo nel primo e per certi versi unico quadrato magico: Sator arepo tenet oper rotas. Amaca o non amaca, il componimento si va ad aggiungere a un capitolo nutrito e difficile della storia dei giochi, quello dei giochi iscritti sulle pareti delle (su cui vedi anche Cesare Lombroso, Palimsestì del carce- Scrive«La pin gioLa StaTuttovia Mare101TorI celle I Lomh te a osta co» mpa ibri nco 32 26 no re - proprio palimsestì con la M - ora riedito a cura di Giuseppe Zaccaria per il Ponte Alle Grazie). Il quadrato magico è un progenitore del cruciverba, e nella storiografia del cruciverba c'è stato chi ha sostenuto che lo avesse inventato un galeotto, ispirandosi al sole a scacchi. Il Ballo. Da Marco Sabatini (Trento) ricevo uno strano divertissement. Quando furono diramati gli inviti per il Gran Ballo degli Scienziati, Pierre e Marie Curie irradiarono entusiasmo; Einstein pensò che sarebbe stato relativamente facile parteciparvi; Volta si sentì elettrizzato; Ampere non ne fu messo al corrente; Ohm da principio oppose resistenza; Boy le disse che era troppo sotto pressione; Edison pensò che sarebbe stata un'esperienza illuminante; Watt rispose che sarebbe giunto a tutto vapore; Stephenson si mise a sbuffare come una locomotiva; Wilburn Wright e il fratello, ai , sentirono volare; il dottor Jekyll declinò, dicendo che ultimamente non era se stesso; Morse avrebbe preso la linea 2 e sarebbe arrivato alle 8 in punto; Franklin disse che sarebbe arrivato in un lampo...; Meucci avrebbe telefonato per conferma; Von Braun sarebbe arrivato come un missile; Fenni disse che era una notizia atomica; la moglie di Coulomb si sentì carica; Pascal decise di accettare: sapeva come creare l'atmosfera; Hertz si sentì sulla cresta dell'onda; Joule dovette rinunciare per problemi di lavoro; Nobel esplose di gioia alla notizia; Kelvin disse che era in grado di partecipare; Fourier aveva già una serie di impegni; Cantor rifiutò: preferiva gli insiemi più compatti; Abel invece accettò di buon grado: si trovava bene in gruppo; Volta aveva una pila di pratiche da sbrigare... Ce ne sono anche altre, ma la più bella (concordo con Sabatini) è: Avogadro non fu avvisato: nessuno si ricordava il suo numero. Stefano Bartezzagh ghi | Scrivete a «La posta in gioco» La Stampa Tuttolibri via Marenco 32 10126 Torino

Luoghi citati: Avignone, Carcare, Torino