Il teatro dei lati oscuri

Il teatro dei lati oscuri Il teatro dei lati oscuri NELLA spaziosa palazzina bianca della Lindenstrasse, a Francoforte, in cui da decenni ha sede la casa editrice Suhrkamp, sono approdati sul tavolo del leggendario amministratore delegato Sigfried Unseld i volumi 28, 29 e 30 dell'edizione critica (in tedesco, la «grosse kommentierte Ausgabe») delle Opere complete di Bertolt Brecht. Li ha curati, e sono usciti con puntualità tutta e soltanto teutonica entro l'anno centenario della nascita, uno studioso che si chiama Gùnter Glaeser: sono i tre tomi riservati alle Briefe, cioè all'epistolario brechtiano. Glaeser è venuto a dare manforte ad un infaticabile quartetto di esperti brechtiani, che si chiamano Hecht, Knopf, Mittenzwei, Mùller e che per circa venticinque anni si sono dedicati anima e corpo ad approntare questa (etimologicamente) formidabile, nel senso che a guardarla fa venire i brividi addosso, edizione ne varietur di tutto quanto il poeta, drammaturgo, romanziere e teorico della letteratura e del teatro ha scritto nella sua per altro non longeva esistenza (Brecht, com'è noto, è morto a Berlino Est nel 1956 all'età di cinquantott'anni). Si tratta, lo ripetiamo, di una serie di trenta volumi rilegati, dalla linda e severa sopracoperta, che a far di conto molto malamente, e per difetto, assommano a qualco¬ sa come quindicimila pagine. Metà all'incirca sono occupati dal puntiglioso e talvolta assai filologico commento dei curatori: ma l'altra metà è pur sempre di pugno dell'autore, che si tratti di scritti da lui editi o no. Ha senso intraprendere e perseverare sino all'ultimo in un'impresa del genere? Se avessi la sfrontatezza di rivolgere una domanda del genere all'ancora atle¬ tico, nonostante i settantacinque anni prossimi, Herr Unseld, egli non esiterebbe ad indicarmi perentoriamente la porta del suo ufficio. Per la Suhrkamp Brecht è quello che è Pavese per la Einaudi: a differenza dello scrittore torinese, egli non lavorò mai all'interno Guido Davico Bonino CONTINUA A PAG. 3 SECONDA COLONNA

Persone citate: Bertolt Brecht, Brecht, Einaudi, Guido Davico Bonino, Hecht, Herr Unseld, Pavese, Sigfried Unseld

Luoghi citati: Berlino Est, Francoforte