Scontro frontale: muoiono 5 giovani

Scontro frontale: muoiono 5 giovani Reggio Emilia, le «mamme coraggio» chiedono l'intervento del Parlamento Scontro frontale: muoiono 5 giovani Sotto accusa alta velocità e asfalto ghiacciato REGGIO EMILIA. Cinque morti e due feriti sabato notte a Guastalla: è il bilancio di un tragico week-end sulle strade reggiane. Giovani vite stroncate al rientro da una serata trascorsa in allegria. E' accaduto sulla variante della statale 62 a San Giacomo di Guastalla sabato notte alle 2: uno scontro frontale tra un'Alfa 33 e una Renault Clio, violentissimo. Le cause? Forse l'eccessiva velocità e l'asfalto reso viscido dal ghiaccio. Hanno perso la vita cinque giovani, tutti lavoravano e abitavano nel Guastallese: Stefano Franzini, 32 anni, di Guastalla (guidava l'Alfa 33), Giovanni Ambrosino, 31 anni, di Gualtieri, Nicola Bertazzoni, 20 anni, di Guastalla (guidava la Clio), Carlo Raffaele di Pantelleria (era ospite di amici reggiani), Mirco Aldrovandi, 19 anni. L'incidente è avvenuto a pochi chilometri da una discoteca molto frequentata da giovani reggiani, parmigiani e mantovani. «La Clio era in fiamme, quei ragazzi erano dentro, ancora vivi, ma non potevamo far nulla. Una scena terribile» racconta una ragazza. Stava tornando a casa con il fidanzato quando ha visto le fiamme sulla strada. Due ragazzi sono rimasti feriti: Mirco Magnani, 24 anni, è grave, ricoverato con prognosi riservata; Attilio Benatti, 30 anni, se l'è cavata con qualche escoriazione. Benatti viaggiava sull'Alfa 33: e non ricorda nulla dell'incidente. Il bollettino di guerra degli incidenti del sabato sera ha riaperto la polemica: «Il Parlamento non può più tacere» protesta Carla Mariani Portioli che anima il gruppo di «mamme coraggio» di Luzzara (un paesino in riva al Po a pochi chilometri da dove è avvenuto l'ultimo terribile incidente). L'associazione dei familiari delle vittime della strada invoca «atti concreti» per bloc¬ care la scia di sangue sulle strade reggiane. «Ogni fine settimana montiamo in turno con l'angoscia - commenta un giovane volontario della Croce Rossa -. Quanti saranno stanotte? Ragazzi come noi, che vediamo morire in auto ridotte a rottami». A Guastalla rimane lo sconcerto per una tragedia che ha distrutto sette famiglie. Ha gli occhi pieni di lacrime il vigile del fuoco che ha estratto Mirco Aldrovandi: «Era un collega, prestava servizio come vigile del fuoco ausiliario e aveva chiesto agli amici di tornare presto proprio perchè doveva iniziare il turno». La domenica nei bar della Bassa Reggiana è trascorsa lenta. I discorsi, tutti uguali, erano la testimonianza di un dolore vero. Ma non basta perchè tragedie come questa non si ripetano. Stefano Catellani

Luoghi citati: Guastalla, Pantelleria, Reggio Emilia