Tra 48 ore non avranno più cibo i tre dispersi sui ghiacci
Tra 48 ore non avranno più cibo i tre dispersi sui ghiacci RUSSIA La tempesta impedisce il volo agli elicotteri di soccorso e il mare intorno all'isola di Wrangel è una grande lastra gelata Tra 48 ore non avranno più cibo i tre dispersi sui ghiacci Si sono rivelati vani tutti i tentativi di raggiungerli, e uno di loro è ammalato MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sembra non esserci via d'uscita per i tre uomini bloccati dal gelo nella parte occidentale dell'isola di Wrangel, nel Mare Artico, al largo delle coste della Ciukotka. Due elicotteri Mi-8, delle forze armate e del ministero per l'emergenza, aspettano di potersi alzare in volo dal continente, dall'aeroporto di Capo Schmidt, con medicine e soccorsi alimentari, ma le proibitive condizioni del tempo impediscono ogni iniziativa da oltre venti giorni. E i prigionieri della tormenta, uno dei quali è malato, hanno generi alimentari per altri due giorni soltanto. La tragedia sembra inevitabile, anche perché le previsioni meteorologiche dicono che nessun miglioramento è da attendersi per i prossimi quindici giorni. Si tratta di un produttore della tv giapponese Nhk, Tazukhiko Kobajasi, di un operatore della tv neozelandese, Rory Me Guinness, e di un ricercatore scientifico russo che li accompagna, Nikita Ovsiannikov. Erano partiti all'inizio di ottobre per effettuare rare riprese di orsi bianchi e foche. Avrebbero dovuto riprendere la via del ritorno a metà ottobre, ma avevano deciso di prolungare di qualche giorno l'impresa. Sono invece rimasti intrappolati in una allucinante avventura. Adesso sono rintanati in una piccola isbà, rifugio di cacciatori, dove la temperatura non riesce a salire oltre i 7 gradi. Fuori infuria il vento a 20 metri al secondo e una temperatura di meno 30. Hanno un generatore diesel, con combustibile per altre due settimane, un computer e un telefono cellulare, con il quale comunicano con la terraferma e con la sede moscovita della Nhk. Ma non hanno più cibo. Muoversi a piedi è impossibile a quella temperatura e con Tazukhiko malato. Strade non esistono e Wrangel è un territorio impervio come quello lunare. Dopo averli localizzati - sul promontorio di Blossom, circa 140 chilometri da Ushakovskij, l'unico centro abitato dell'isola di Wrangel - si era pensato che una colonna di soccorsi avreb¬ be potuto muovere appunto dal villaggio. Ma ieri il ministero per l'emergenza ha spiegato che le «poche decine di abitanti del villaggio» sono anch'essi in situazione critica per mancanza di cibo. I loro «Buran», motoslitte, non sono in grado di muoversi sulla roccia nuda. Il vento possente ha spazzato l'isola da ogni traccia di neve. Il mare in tempesta impedisce alle piccole imbarcazioni di Ushakovskij di uscire dal porto. Ironia della sorte: sarebbe stata la via relativamente più semplice, anzi l'unica, per superare quei 140 chilometri, anche perché, per singolare circostanza, attorno a Wrangel il mare non è ancora gelato. Né questa operazione può essere compiuta dalle navi di soccorso di maggiore stazza all'ancora nel porto di Pevek, più a Est sul continente. Lassù non si può uscire in mare aperto, perché il mare si è trasformato - per ol¬ tre cento chilometri dalla costa - in una sterminata successione di cattedrali di ghiaccio alte fino a 15 metri: onde furibonde immobilizzate dal gelo. Un rompighiaccio, che aveva cercato di raggiungerli partendo appunto da Pevek, ha dovuto tornare indietro per non rimanere a sua volta bloccato. Aveva impiegato 12 giorni per percorrere 55 chilometri. Nessuno può fare nulla per avvicinarsi all'isola se non cesserà la tempesta. Le autorità russe si mostrano convinte di un'esito positivo, sia per i tre naufraghi del ghiaccio, sia per gli abitanti di Ushakovskij. Al ministero per l'emergenza un funzionario risponde sicuro: «Non li lasceremo morire!». Ma nella sede moscovita della Nhk l'ansia cresce di ora in ora, mentre i messaggi elettronici diventano sempre più angosciosi. Giuliette Chiesa Partiti per riprendere gli orsi bianchi, sono rimasti intrappolati e i viveri si stanno esaurendo
Persone citate: Buran, Giuliette Chiesa, Nikita Ovsiannikov, Rory Me Guinness, Wrangel
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