Carretta, l'arresto apre un nuovo giallo

Carretta, l'arresto apre un nuovo giallo I responsabili di «Chi l'ha visto?»: «Avevamo concordato il suo ritorno da Londra» Carretta, l'arresto apre un nuovo giallo ssManette all'arrivo a Fiumicino: «Uccise i familiari» ROMA. «E' un uomo libero. Non è nemmeno indagato», diceva di lui fino a pochi giorni fa il pm Francesco Saverio Brancaccio. Ma, ieri, Ferdinando Carretta, arrivato all'aeroporto di Fiumicino con un volo Alitalia da Londra alle 15,55, ha trovato le manette ad attenderlo. Mentre i passeggeri sbarcavano, a bordo sono saliti funzionari della polizia e carabinieri per notificargli gli atti giudiziari. Ipotesi di reato: strage. Quella della sua famiglia. Dieci anni di attesa e poi, in una frenetica settimana, dall'identificazione di Ferdinando a Londra il 23 novembre scorso, una svolta che pare decisiva nella vicenda della famiglia Carretta, scomparsa da Parma nel nulla in quell'agosto del 1989. Non sapeva, Carretta, che sarebbe finito in carcere. Quel che sapeva era che sarebbe dovuto comparire sotto i riflettori della trasmissione «Chi l'ha visto?». Invece, è caduto nella rete degli inquirenti. «La verità - dice Pino Rinaldi, regista del programma - è che Ferdinando decide di andare in Italia e vuole parlare con Ronconi (direttore Interpol, ndr) non che viene in Italia e viene arrestato. Non è un'operazione brillante dell'Interpol, è semplicemente la volontà di una persona, di un ragazzo che ha detto: "Vado in Italia"». Rivela di aver trasmesso un messaggio, al sostituto procuratore di Parma, Brancaccio: Carretta chiedeva al pm un incontro privato a Roma, lontano dall'assalto dei giornalisti. Diceva che a un arresto plateale avrebbe preferito il suicidio. Sia il pm, sia il capo dell'Interpol, Rodolfo Ronconi, avrebbero rassicurato l'uomo in tal senso. Secca la replica di Brancaccio: «Se c'era un accordo lo chiederemo a Carretta. Mi saluti il signor "Chi l'ha visto". E vedrà che poi Carretta non avrà più propositi suicidi». Ha comunicato che l'arresto è stato eseguito su ordinanza del giudice per le indagini preliminari e ha aggiunto: «Io dichiarazioni non ne devo fare. Dico solo che c'è un giudice che ha disposto una cattura». Erano le 16,40 quando il presunto pluriomicida è comparso in cima alla scaletta: capelli corti, giubbotto grigio, jeans chiari, scarpe da ginnastica rosse, borsa a tracolla. E' salito su un'auto dei carabinieri e, dopo una sosta nella vicina caserma, è partito alla volta di Parma, verso le 17,40, scortato dalle gazzelle dell'Arma. Perché è tornato in Italia? E' vero quanto sostengono i responsabili di «Chi l'ha visto?» e cioè che ci fosse un accordo con il programma?Nei giorni scoiai, a Londra, era andato a trovarlo il maresciallo Al- Capeljeans e gE' scesscaletta dsotto ed è subito a Pa corti ubbotto o dalla . ell'aereo corta stato portato rma fio Manoli che, a suo tempo, seguì le indagini sul caso Carretta. E' stato forse lui, invece, a convincerlo a tornare per chiarire la sua posizione? Oppure c'è in ballo qualche accordo? 0, ancora, davvero Ferdinando Carretta non sospettava che al suo arrivo sarebbe stato arrestato? In una telefonata fatta nei giorni scorsi al quotidiano La Gazzetta di Parma aveva confidato: «Mi aspetto presto degli sviluppi sulla vicenda che riguarda la mia famiglia». Per questo è tornato, per conoscere la verità oppure per rivelarla? E' accusato di aver ucciso la mamma, Marta, il papà, Giuseppe e il fratello Nicola e di averne nascosto i cadaveri. Dovrà spiegare al magistrato perché, sei mesi prima della scomparsa della sua famiglia, era andato a Reggio Emilia a comprare una Walther 6,35. Era stato davvero, come ha detto in questi giorni, «per difesa personale»? E ancora: perché, per sua stessa ammissione, se ne sarebbe disfatto, gettandola in un canale? Dovrà fornire una spiegazione anche sul fatto che, dopo la partenza dei suoi, si era fatto pagare dalla banca due assegni, uno del padre e uno del fratello, con le firme falsificate. A Londra, in questi dieci anni, ha condotto una vita opaca, a tratti misera. Viveva in una modesta abitazione di un quartiere periferico. Ha beneficiato di un sussidio di disoccupazione e dal giugno dall'anno scorso lavorava come pony express. Il sospetto che fésse direttamente implicato nella sparizione dei genitori e del fratello è di lunga data. Ma quando, alcuni giorni fa, qualcuno gli ha fatto domande sul mistero che avvolge la sua vita, ha risposto: «La verità è che non sento i miei da quel giorno di agosto». Ha aggiunto che adesso sì, adesso li vorrebbe ritrovare. E ha chiesto se qualcuno poteva aiutarlo. Da Londra, Scotland Yard sembra avvalorare l'ipotesi che Carretta sia tornato in patria di sua spontanea volontà, sottolineando che nessuna domanda di estradizione è stata presentata da parte italiana. Rodolfo Ronconi, intanto, parla di «elementi raccolti in Gran Bretagna» e delle «dichiarazioni di Ferdinando Carretta che sono state contraddittorie». E il movente? «Sarà lui a spiegarlo ai magistrati, sempre che abbia commesso il triplice delitto». Anche se, tra gli investigatori, c'è chi assicura che la molla della strage va ricercata nel complesso profilo psicologico del presunto assassino e forse, chissà, nella sua gelosia per il fratello minore. Daniela Daniele Il regista del programma tv «E' stata una trappola Ci aveva detto: "Piuttosto che un arresto plateale preferisco il suicidio"» Il pm: «Vedrete che non avrà più questi propositi» La richiesta di custodia cautelare risale al 20 novembre prima che si sapesse del suo ritrovamento. Fra gli elementi vengono ricordati anche gli spazzolini lasciati a casa e non si parla di soldi Capelli corti jeans e giubbotto E' sceso dalla . scaletta dell'aereo sotto scorta ed è stato subito portato a Parma . LE VERITÀ' DI FERDINANDO CARRETTA *Mi sento come un animale braccato» * ** «Non ho soldi, non ho niente da nascondere, lasciatemi in pace» ** «Non so india, dimenticatemi» «Ixà verità è che non sento i miei familiari da quel giorno d'agosto. Ora però li vorrei ritrovare. Mi potete aiutare?» * ** «Avevo grossi problemi, non ce la facevo più, dovevo decidere se andare da uno psichiatra oppure andarmene. Ho deciso di andarmene» * ** «lapistola?l'ho buttata in un canale, prima disparire. L'avevo acquistata per difesa personale» * ** «L'unica cosa illegale che ho fatto è stata portare via dei soldi e quei due assegni» * ** 'Mi aspetto presto degli sviluppi sulla vicenda che riguarda la mia famiglia, ma non posso dire quali» Ferdinando Carretta nella sua abitazione in un quartiere periferico di Londra l p'"Vn~iP (VOTITI* J t'HI ir