Associazione a delinquere la condanna per i pedofili

Associazione a delinquere la condanna per i pedofili Palermo, abusi su 40 bambini. Pene per 123 anni Associazione a delinquere la condanna per i pedofili PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una sentenza ha riconosciuto per la prima volta un'associazione a delinquere finalizzata alla pedofilia ed ha anche inflitto dieci condanne per complessivi 123 anni di carcere e una assoluzione. Il verdetto è della sesta sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Giuseppe Rizzo, che ha giudicato i presunti pedofili accusati di avere abusato di una quarantina di bambini, fra gli 8 e i 14 anni, del popoloso quartiere dell'Albergheria. Gli imputati erano accusati a vario titolo di associazione per delinquere, produzione e distribuzione di materiale pornografico, violenza sessuale a minori, sfruttamento della prostituzione ai danni di minori. L'undicesima accusata, Maria Concetta Di Fatta, è stata assolta. Mentre il tribunale entrava in Camera di Consiglio, nel vicino Centro sociale «Santa Chiara», nel rione Ballarò, al centro di casupole alternate a chiese e palazzi barocchi in gran parte cadenti, la Comunità religiosa di padre Baldassarre Meli si è raccolta in preghiera «perché i giudici fossero illuminati nel fare le scelte più giuste». Proprio da padre Meli, due anni fa, partirono le prime segnalazioni sugli abusi ai quali i bambini di Ballarò erano costretti in cambio di lusinghe, minacce, qualche migliaio di lire e, a volte, un gelato o un pacchetto di chewing-gum. Bambini comprati e venduti «a ore», spesso con la compiacenza di genitori, fratelli, zh, nonni. Il tutto avveniva nello squallido retrobottega di una tabaccheria in via Roma. Molti sapevano e tacevano. Un clima torbido e pesante: l'estate scorsa (il processo è durato un anno e mezzo) due imputati, per indurre un bambino a ritrattare, lo hanno torturato con una sigaretta. La pena maggiore (20 anni di reclusione) è stata riservata al tabaccaio Salvatore Maniscotti e a Giuseppe Mercurio per i quali la pm Marzia Sabella aveva chiesto 16 anni e mezzo. E 13 anni sono stati inflitti a Leonardo Runfolo (l'unico agli arresti domiciliari; gli altri erano stati scarcerati durante l'istruttoria) e a Rosario Firemi, 12 anni al fratello, Giovanni. Rosalia Maniscotti e Gaetano Lavecchia (ai quali è stata revocata la patria potestà) sono stati condannati a 10 anni ciascuno, Roberto Lo Vecchio a 8, rispettivamente a 4 e 3 anni Giuseppe D'Uscio e Giovanni Romano. Il tribunale ha inoltre stabilito il pagamento di 50 milioni di provvisionale per ciascun bambino che ha subito violenza. L'inchiesta prosegue e c'è un nuovo indagato, citato da uno dei bambini. E' il contitolare di una rivendita di videocassette nel cui alloggio mesi fa la polizia scoprì un laboratorio per la stampa di audiovisivi nel quale sarebbero stati duplicati i pornofilm con i miniattori. Antonio Pavida Condannati a Palermo dieci pedofili accusati di aver violentato e filmato una quarantina di bambini del popoloso quartiere dell'Albergheria

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