Sexgate, difesa teletrasmessa per Clinton

Sexgate, difesa teletrasmessa per Clinton Commissione Hyde Sexgate, difesa teletrasmessa per Clinton WASHINGTON. Bill Clinton sceglie la linea dura e pur ammettendo errori ed omissioni, il Presidente, contrito per il suo «errore» e il dolore causato alia famiglia e al Paese, nega di aver mentito sotto giuramento riguardo al suo legame con Monica Lewinsky: è il messaggio che si ricava dalle risposte che la Casa Bianca ha fornito alle 81 domande della Commissione Giustizia della Camera dei Rappresentanti. Dopo le risposte scritte al Congresso, il presidente dovrà decidere se difendersi pubblicamente in un'udienza teletrasmessa. Il presidente della commissione Giustizia del Congresso, il repubblicano Henry Hyde, ha invitato Clinton a comparire di persona, portando anche gli avvocati ed eventuali tosti a favore all'udienza convocata l'8 dicembre. Il presidente non ha fatto sapere come intenda comportarsi. Fonti repubblicane hanno indicato che la commissione sta già lavorando a una bozza per l'impeachment nella quale si accusa il presidente di falsa testimonianza, ostruzione della giustizia e abuso di potere. La messa sotto accusa potrebbe però non essere mai formulata se nel corso dell'udienza teletrasmessa Clinton dovesse fornire prove a suo favore. Intanto, la commissione studierà le risposte al Congresso in cui il presidente ha negato di aver mai mentito ammettendo solo di aver cercato di «sviare» la verità. L'esame delle risposte di Clinton appare ancor più necessario, stando ai commentatori, perchè il presidente ha risposto con frasi dettagliate quando gli era stato chiesto di «ammettere o negare» in modo netto. Oltre a quella di trasformare l'udienza teletrasmessa in un'occasione per difendersi, Clinton ha l'opzione di non presentarsi. Potrebbe farlo: il Congresso difficilmente avrebbe la forza per votare l'impeachment. [Ansa]

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Clinton Washington, Henry Hyde, Hyde, Monica Lewinsky