Media tedeschi di Emanuele Novazio
Media tedeschi Media tedeschi «Governo vile e ricattabile» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Codardia», titola la conservatrice «Frankfurter Allgemeine Zeitung». «Un giorno nero: di rado uno Stato di diritto ha capitolato in modo tanto netto davanti alla violenza», nota il quotidiano berlinese di sinistra «Tageszeitung». «Bonn ha mostrato di essere ricattabile e lo sarà anche in futuro», avverte la moderata «Welt». «La giustizia ha nascosto sotto il tavolo la sua bilancia», riassume il quotidiano liberal di Monaco «Sueddeutsche Zeitung». A destra e a sinistra, la grande stampa tedesca è unanime e severa, con Gerhard Schroeder e il suo governo: non chiedere l'estradizione di Ocalan - nel timore di azioni di violenza che «metterebbero a rischio la pace sociale» - è stato un grave errore politico e un segno di debolezza. Una decisione sbagliata soprattutto per due ragioni, è il senso dei principali interventi. Perché penaUzza lo Stato di diritto, lo subordina a timori certamente condivisibili ma esagerati e comunque tali da non potere essere privilegiati, considerata l'entità della posta in gioco. Perché, dunque, «mette in ginocchio lo Stato di diritto-Germania davanti alla paura di gravi disordini» - come scrive la «Welt» mettendo contemporaneamente in discussione «la serietà dei mandati di cattura provenienti da questo Paese». E perché diffonde un'idea ingenerosa e pavida della Germania: «Davvero una delle nazioni più stabili del mondo non è nella condizione di fare vai processo al leader curdo, in considerazione di possibili minacce aU'órtìihè 'pubblicò?^ si chiede il «Tageszeitung. Non solo. «Sulle mani di Ocalan c'è più sangue che su quelle di Augusto Pinochet. Eppure, l'ex dittatore cileno sarà estradato dalle autorità inglesi e processato in Spagna, mentre il leader del Pkk no», commenta la «Sueddeutsche». Suggerendo un confronto certamente imbarazzante - per la giustizia e il mondo politico tedesco - con partner tanto spesso celebrati dal Cancelliere e dai suoi più stretti consiglieri. Un altro tema accresce le perplessità dei commentatori: che considerazione degli stranieri residenti in Germania ha un governo che stima gli immigrati turchi e curdi potenziali sovversivi, incendiari o terroristi? «Proprio perché in Germania vivono tanti turchi e tanti curdi sarebbe stato giusto fare il processo a Ocalan in Germania», scrive il quotidiano di Berlino. Arrivando da sinistra, la condanna è particolarmente molesta: «Il comportamento di Schroeder rivela che neanche questo governo considera gli immigrati turchi e curdi parte integrante della nostra società». Emanuele Novazio
Persone citate: Augusto Pinochet, Gerhard Schroeder, Ocalan, Schroeder
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