Governo diviso sulle privatizzazioni

Governo diviso sulle privatizzazioni Governo diviso sulle privatizzazioni Da Diliberto uno stop a Ciampi per la «golden share» CESSIONI E POTERI IROMA L Consiglio dei ministri è in corso. E Carlo Azeglio Ciampi, ministro del Tesoro, scalpita: attende il via libera al disegno di legge con il testo unico in materia di privatizzazioni. Ma Oliviero Diliberto, titolare della Giustizia ed esponente dei comunisti italiani, prende la parola. E fa presente di volere conoscere meglio il testo del provvedimento. In particolare, precisa, vuole capire che fine fa la golden share, quella piccola quota azionaria che lo Stato può conservare nelle società privatizzate e che garantisce poteri speciali nella gestione. L'intervento di Diliberto ha l'effetto di bloccare l'esame e impedire l'approvazione. Cosi Ciampi non può ottenere l'abolizione della golden share alla quale lavora da mesi (dopo le indicazioni di una commissione presieduta dall'ex sottosegre- tario Filippo Cavazzuti) e che viene sollecitata dalla Commissione europea per la quale i diritti speciali (in pratica una facoltà di veto suile decisioni chiave) sono la negazione delle privatizzazioni. La questione quindi è accantonata. E non poteva essere diversamente. Nerio Nesi, responsabile economico dei comunisti italiani, mentre era riunito il Consiglio dei ministri aveva lanciato un avverti¬ mento: di fronte a una proposta avanzata da Ciampi di abolizione della golden share i due ministri del suo partito, Diliberto e Katia Berillo, «voterebbero contro». Sospeso l'esame, Nesi ora commenta: «Non si poteva valutare il disegno di legge senza un'analisi preventiva». Ma sin da mercoledì anche il responsabile economico dei democratici di sinistra Lanfranco Turci ha chiesto di discutere «approfonditamente» il destino della golden share. E lo stesso presidente del Consiglio Massimo D'Alema si è dichiarato molto attento alle regole per le privatizzazioni per evitare la creazione di nuovi monopoli. Congelate le decisioni sulla golden share, il Consiglio dei ministri ha invece approvato lo schema di delibera per la cessione della partecipazione dell'Iri nella società Aeroporti di Roma pari al 54%. Dopo il parere del Parlamento, scatteranno le operazioni di vendita della quota di Adr, di cui è amministratore delegato Gaetano Galia, e il cui valore è rapidamente cresciuto: si stima un introito di 2 mila miliardi. Ciampi ha precisato che sarà «il governo a decidere il momento opportuno per la vendita» che potrà avvenire in blocco o con un'offerta pubblica: fra i pretendenti ci sono gruppi del calibro di Benetton, Pirelli, De Be¬ nedetti, Acqua Marcia e Trussardi. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei ministri ha poi avviato la riorganizzazione del Poligrafico dello Stato, trasformato entro due anni in società per azioni. Il consiglio di amministrazione sarà più snello, senza funzionari dello Stato. E con il risanamento cominceranno le cessioni di attività. Anche se non è stato varato il testo unico, il processo di privatizzazioni non si ferma. A un convegno all'Università Bocconi a Milano, il direttore generale del Tesoro Mario Draghi ha indicato tutte le prossime tappe. Innanzitutto nei prossimi mesi è in programma «la cessione delle quote residue detenute nel Banco di Napoli, nell'Imi pari allo 0,68%, nell'Ina (1,1) e nella Telecom Italia». Per quest'ultima società deve essere collocato il 2,3% a parte il 2,8% vincolato fino al febbraio 1999 per l'esercizio della bonus share (le azioni in premio ai soci che le hanno detenute per un anno). Poi saranno vendute la società Autostrade (il cui titolo ieri in borsa è balzato del 6,12%), nel 1999 il Mediocredito a cui fa capo il Banco di Sicilia, il Credito industriale sardo per il quale è in corso una trattativa per la ricerca di un partner bancario, il 7,32% del Meliorconsorzio. Draghi ha parlato dell'«eventuale cessione di alcune attività dell'Enel», dell'integrazione fra la Finmeccanica e gruppi europei, della vendita di immobili direttamente o tramite fondi. E l'amministratore delegato dell'Alitarla Domenico Cempella sta lavorando a un piano di privatizzazione. Roberto Ippolito li Tesoro dà via libera alla cessione degli Aeroporti di Roma Il Poligrafico sarà Spa Carlo Azeglio Ciampi

Luoghi citati: Milano, Napoli, Roma