«Il vino fa bene alla memoria»

«Il vino fa bene alla memoria» Convegno a Firenze «Il vino fa bene alla memoria» FIRENZE. Una sostanza contenuta nel vino potenzia la memoria e favorisce l'apprendimento. La scoperta - tutta italiana - è stata illustrata dagli stessi autori della ricerca, i professori Giovanni Tredici e Alberto Bertelli dell'Ateneo milanese, al congresso internazionale su «Vino e Salute» a Firenze, al quale sono presenti i più grandi ricercatori provenienti dagli Stati Uniti e da vari Paesi europei. La scoperta mette in evidenza che bevendo ogni giorno dosi moderate di vino si da al cervello una giusta quantità di sostanza, il resveratrolo, contenuta nel vino stesso. Tale sostanza - è stato spiegato - è capace di attivare fino a sei-sette volte l'attività di un enzima che nel cervello è preposto al meccanismo della memoria e alla rigenerazione delle cellule nervose. Ma non basta. Il vino, a piccole dosi, aiuta a ridurre le vampate di calore e a contenere la «fuga» di calcio dalle ossa tipiche della menopausa. Lo ha rivelato il professor Giorgio Calabrese, nutrizionista dell'Università Cattolica di Piacenza. «Gli studi sono ancora in corso continua Calabrese - ma possiamo già dire che il vino aiuta a mettere in atto i meccanismi neuro-psico-endocrini in menopausa, prevenendo l'osteoporosi. Stiamo inoltre portando avanti ricerche su vino e diabete, da cui sembra che non ci sia motivo di mantenere il divieto assoluto di bere vino imposto ai pazienti diabetici. I risultati di entrambi gli studi - conclude Calabrese - saranno diffusi nei prossimi mesi». [r, cri.]

Persone citate: Alberto Bertelli, Calabrese, Giorgio Calabrese

Luoghi citati: Firenze, Piacenza, Stati Uniti