«Indulgenza a chi smette di fumare»

«Indulgenza a chi smette di fumare» Presentata la Bolla per l'Anno Santo del 2000: si potrà chiedere la remissione delle anime in Purgatorio «Indulgenza a chi smette di fumare» Nuove penitenze per santificare il Giubileo CITTA' DEL VATICANO. Astenersi dal fumare e dal bere, almeno per un giorno, durante il Giubileo, avvicina il Paradiso; aiuta (e il termine è tecnico, anche se ha un suono pessimo) a «lucrare» l'indulgenza plenaria per i peccati commessi. I propri, e anche quelli degli altri; perché nell'anno giubilare del 2000 sarà possibile indirizzare la propria indulgenza plenaria a qualche persona cara che ci ha preceduto nel Grande Passo. Per coloro che sono in Purgatorio, naturalmente, visto che la sorte delle anime presunte in Inferno è almeno dubbia. Ma per molte delle anime in via di purificazione nello stadio intermedio verso il Paradiso l'anno giubilare può riservare grandi vantaggi. «Infatti - ha spiegato monsignor Crescenzio Sepe - le opere religiose e sociali dei credenti potranno ottenere la remissione totale e definitiva delle pene per le anime del Purgatorio. Allo stesso modo in cui si può dedicare una messa ai defunti, così si potrà dedicare l'indulgenza, lucrata secondo le modalità della bolla papale, ai morti». Si può ottenere l'indulgenza in molti modi: visitando le basiliche di Roma, della Terra Santa, e in ogni diocesi; e poi assistendo chi è in necessità o difficoltà, e dimostrando un vero spirito penitenziale: «Così, astenersi almeno durante un giorno da consumi superflui (per esempio dal fumo, dalle bevande alcoliche, digiunando o praticando l'astinenza). Tutto questo è detto chiaramente nella «Bolla» di indizione dell'Anno Santo del 2000, che sarà solennemente promulgata da Giovanni Paolo II domenica mattina in San Pietro. Il testo è stato reso noto ieri, e appare un affascinante cocktail di memoria storica e bruciante attualità. La bolla, innanzitutto: è un documento in pergamena, redatto in lingua latina e contraddistinto da una particolare formula diplomatica (con la dicitura iniziale «Episcopus, servus servorum Dei»). E poi l'indulgenza, i cui abusi causarono lo scisma protestante. Indica la remissione di tutte le pene spirituali da scontare sulla Terra o nell'Aldilà per i peccati commessi; previa confessione e comunione. Una breve citazione della «Taxa Camarae» di Leone X (1523-1521), oltre a illustrare le ragioni dello scisma luterano, mostra il cammino percorso dalla Chiesa cattolica da allora. Il nono dei 35 articoli del «tariffario» prevede che «l'assoluzione dell'assassinio semplice commesso sulla persona di un laico si stabilisce in 15 libbre, 4 soldi, 3 denari». Giovanni Paolo II esorta invece oggi un'opera di «purificazione della memoria: esso chiede, a tutti un atto di coraggio e di umiltà nel riconoscere le mancanze compiute da quanti hanno portato e portano il nomo di cristiani». E' il «Mea Culpa», voluto da Papa Wojtyla, e ancora oggi avversato da persone di rilievo nel collegio cardinalizio. A fianco di martiri e santi «ò doveroso riconoscere che la storia registra anche non poche vicende che costituiscono una controtestimonianza nei con- fronti del cristianesimo». E allora? «Tutti noi, pur non avendone responsabilità personale e senza sostituirci al giudizio di Dio che solo conosce i cuori, portiamo il peso degli errori e delle colpo di chi ci ha preceduto». «Chiedo che in quest'anno di misericordia la Chiesa, forte della santità che riceve dal suo Signore, si inginocchi dinanzi a Dio e implori il perdono per i peccati passati c presenti dei suoi figli». Senza chiedere nulla in cambio, sottolinea papa Wojtyla, anche se «la storia del passato e del presente ha regi¬ strato e registra spesso nei confronti dei figli della Chiesa vicende di emarginazione, di ingiustizie e di persecuzioni». C'è un invito ulteriore, l'orse è diretto anche al di là dei confini cristiani: «Nessuno in questo anno giubilare voglia escludersi dall'abbraccio del Padre. Nessuno si comporti come il fratello maggiore della parabola evangelica che si rifiuta di entrare in casa per fare festa. La gioia del perdono sia più forte e più grande di ogni risentimento». Marco Tosatti Consigliate ai fedeli le visite a infermi carcerati, anziani o handicappati COME GUADAGNARSI L'INDULGENZA GIUBILARE» Astenersi almeno per un giorno da consumi superflui come fumo o alcol, devolvendo ai poveri quanto non si è speso Sostenere con un significativo contributo opere di carattere religioso o sociale Dedicare una congrua parte del tempo libero ad attività che rivestono interesse per la comunità Visitare infermi, carcerati, anziani o handicappati Celebrare degnamente la Confessione, che dev'essere di norma individua/e e integra/e Partecipare all'Eucaristia Testimoniare la comunione con la Chiesa, pregando per le intenzioni del Papa L'ANNO SANTO • Quello del 2000 sarei il 26" Anno Sunto celebralo dalla Chiesa. • Il primo fu indetto da Bonifacio Vili nel 1300: 10 scopo era santificare i fedeli con la concessione dell'indulgenza plenaria • L'evento avrebbe dovuto ripetersi ogni 100 anni, ma Clemente VI (1342-1352) ridusse l'intervallo a 50 anni. I rbano VI (1378-1389) lo accorciò a 33 anni (presunta durata della vita di Cesa) e Paolo II (1464-1471) a 25 anni. 9 II Giubileo, per ragioni politiche, non si tenue ne nel 1800 ne nel 1850. Nel 1875 Pio IX lo indisse informa riservata 9 Pio XI proc/amn il 1933 Anno Sauto straordinario, per il 190(/' anniversario della morte di Cristo © Ciovaimi Paolo II ha dichiarato il 1983 Anno Santo straordinario, per 11 1950" anniversario della Redenzione • L'apertura dell Anno Santo avviene con una cerimonia che precede i primi vespri di Natale: il Papa percuote con un martello la Porta mitrata di San Pietro. In Vaticano è stata presentata la Bolla dell'Anno Santo del 2000

Luoghi citati: Cesa, Citta' Del Vaticano, Roma