« Ridateci subito Pinochet »

« Ridateci subito Pinochet » « Ridateci subito Pinochet » II ministro degli Esteri cileno a Londra LONDRA NOSTRO SERVIZIO Non ha ottenuto l'immunità, fisicamente si è rimesso e a questo punto l'unica sua chance di evitare l'estradizione è una perizia che lo dichiari stressato. I Lord hanno stabilito che Pinochet ò perseguibile per legge e i medici sono rimasti sorpresi dal suo recupero dopo la recente operazione alla schiena: secondo il «Times», ora gli avvocati dell'ex dittatore cileno intendono sostenere che il loro cliente non è in grado di sottoporsi alla pressione di un processo. Ieri uno dei legali ha comunque definito «imprecisa» la storia dei presunti disturbi psicologici dell'ex dittatore. Il primo ministro Tony Blair ha evitato di intervenire personalmente nel caso, proprio nel giorno in cui il ministro degli Esteri cileno, José Miguel Insulza, è arrivato a Londra per far opera di persuasione sul governo laborista. Anche il ministro degli Esteri Robin Cook, che ieri ha ricevuto il collega e gli ha ribadito che non ci sono «motivazioni politiche» per il trattamento riservato a Pinochet, aveva già messo le mani avanti dicendo di non poter far nulla per influenzare l'iter giudiziario. Solo il ministro dell'Interno Jack Straw ha il potere di decidere se dare l'autorizzazione a procedere, e lo farà l'il dicembre: una proroga di una settimana per «studiare meglio» le carte inviate dalla magistratura spagnola. L'altro ieri Pinochet è stato visitato da uno psichiatra nella clinica privata in cui si trova. Un'anonima «fonte dell'ambiente medico» ha confidato al «Times» che il generale «si sta sottoponendo ad accertamenti per stabilire se soffre di stress e di disturbi correlati. E' documentato che gli anziani di frequente reagiscono male allo stress». Si dice che il verdetto dei Lord lo abbia depresso. «I suoi avvocati riconoscono privatamente che l'unica opzione realistica di contestare l'estradizione è che il generale non sia in grado di affrontare il processo», prosegue il giornale, secondo cui il modo in cui Pinochet si è ripreso dall'operazione «escluderebbe l'argomento che non è in grado di essere processato per ragioni fisiche». Ora che Pinochet può essere processato per genocidio, il ministro dell'Interno Jack Straw ha in pugno la sua sorte. Il giudice Graham Parkinson, accogliendo la richiesta di rinvio del ministro, ha raccomandato ieri a questo proposito che Pinochet sia presente nell'aula del tribunale di Bow Street al momento dell'annuncio, «in modo da prevenire qualsiasi illazione». Se così fosse, sarebbe la prima volta che Pinochet comparirebbe in pubblico dopo il suo arresto. Per non compromettere la propria imparzialità, il ministro ha detto subito che prima di quella data non riceverà personalmente chi intende mandargli rappresentanti e comunicherà soltanto per iscritto. E l'ufficio di Blair ha fatto sapere che in questo caso Straw svolgerà un ruolo molto simile a quello del potere giudiziario: «Non chiederà il parere dei colleghi. Neppure il primo ministro si aspetta di essere consultato». Secondo la legge inglese, il ministero dell'Interno gode in questo caso di un'ampia discrezionalità. Fra gli industriali britannici serpeggia intanto il timore di un boicottaggio cileno, e da Santiago è arrivato un primo segnale apertamente ostile alla Gran Bretagna: Alejandro Garcia Huidobro, presidente dell'Unione di centro cilena, ha chiesto che ad una unità militare britannica, attualmente in viaggio dallo stretto di Magellano verso Valparaiso, non venga concesso l'attracco nei porti cileni, né il transito nelle acque territoriali del Paese. Maria Chiara Bonazzi In alto a sinistra il ministro degli Esteri cileno José Miguel Insulza

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra, Santiago, Valparaiso