Scontri a Milano, 10 contusi

Scontri a Milano, 10 contusi Scontri a Milano, 10 contusi La polizia carica i leoncavallini MILANO. E' finito con quattro studenti e sei agenti contusi il tentativo di «occupazione simbohea» di una scuola privata deciso da una delle sigle del movimento studentesco milanese, Rase - rete autogestita studenti e collettivi, vicina all'area del Leoncavallo (i carabinieri, per gb incidenti, hanno denunciato tre giovani del centro sociale). Da una parte il tentativo di sfondare il cordone degli agenti e il lancio di uova (e di qualcosa di assai più pesante); dall'altra una iniziale resistenza agb spintoni («mantenimento della posizione», lo definisce la Questura) che poi ha lasciato spazio a cariche e manganellate, comminate con ben più forza del necessario. La manifestazione era stata decisa giovedì: corteo e «occupazione simbolica». Quale fosse la scuola privata prescelta non era stato chiarito e la Questura aveva deciso un presidio davanti alle più note con particolare riguardo al «Collegio San Carlo», visto che il percorso del corteo prevedeva il passaggio in corso Magenta, dove ha sede l'istituto. All'appello della Rase hanno risposto circa duemila studenti, che ieri mattina si sono radunati in largo Caiioli. Il corteo ha percorso alcune strade del centro e poi ha imboccato corso Magenta dove, vicino al «San Carlo», ha trovato il blocco degli agenti, una cinquantina, armati di scudi e manganelli. Su quello che è successo in seguito le versioni discordano. Dice la Rase: «Avevamo deciso un'occupazione simbolica e pacifica, ma la polizia ci ha impedito l'ingresso nella scuola. Contro i ragazzi delle prime file la pohzia ha compiuto tre cariche in mezz'ora; non è vero che abbiamo lanciato sassi, solo quanche uova. Dopo le cariche ci hanno proposto di mandare una delegazione al San Carlo, ma a quel punto non aveva più senso». Ribattono dalla Questura: «Sono stati lanciati oggetti contundenti come sassi, cubetti di porfido e monetine. Singoli agenti hanno usato il manganello per difendersi. Alcuni funzionari hanno cercato di avviare una trattativa, conclusa con la proposta (accettata dal responsabile del San Carlo) di far entrare una delegazione nell'istituto. Ma quando il cordone di agenti si è aperto per far passare un'ambulanza gli studenti hanno cercato di sfondare. Ci sono stati altri tafferugli, poi il corteo si è sciolto». Il risultato (oltre a dieci persone medicate all'ospedale; il più grave un agente cui hanno lanciato un cubetto di porfido contro il casco) sono polemiche che investono la polizia ma anche gli organizzatori del corteo, divi¬ dendo la sinistra e le organizzazioni studentesche. Perché se da un lato i Verdi e il prc denunciano la «violenza contro gli studenti», i ds esprimono solidarietà al rettore del San Carlo e condannano «l'intolleranza». E anche l'Unione degli studenti (che una settimana fa di studenti ne aveva portati in piazza quasi ventimila) parla di «violenza da una parte e dall'altra, che non è mai giustificata». Il coordinamento dei collettivi (più vicino all'estrema dinistra) «condanna i metodi violenti adottati dalla pobzia», ma critica anche la Rase e invita ad una «mobilitazione costruttiva contro la riforma Berlinguer»: il nuovo appuntamento è già stato fissato per martedì con lo slogan «Scuole dei preti, scuole private; signori ricchi ve le pagate». [r. m.j di scontri fra studenti e polizia a Milano

Persone citate: Berlinguer, Leoncavallo, Verdi

Luoghi citati: Milano