Pace europea sulla Bce

Pace europea sulla Bce Pace europea sulla Bce Duisenberg ai governi «Penseremo al lavoro» BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Segnali di pace dalla Banca centrale europea. Il presidente della Bce Wim Duisenberg, in un discorso tenuto ieri a Londra, ha offerto risposte rassicuranti a molte delle polemiche che nelle ultime settimane hanno riguardato il ruolo della Bce. Una replica dettata anche da ragioni di opportunità, visto che mancano poco più di trenta giorni all'avvento dell'Euro. E per la stessa ragione, cioè in primo luogo per non creare effetti destabilizzanti sui mercati, anche la Commissione europea si sta proparando a rispondere a quei governi di sinistra che chiedevano criteri più elastici per interpretare il Patto di stabilità - prima fra tutti l'Italia - che la spesa per investimenti può e deve essere aumentata, ma che il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil non può essere sfondato in alcun caso. Tre i messaggi principali di Duisenberg: la Bce è preoccupata quanta i governi europei della disoccupazione diffusa tra i Quindici; la Banca sarà un'istituzione autonoma, ma assolutamente trasparente, e non «schiaccerà» sotto il suo peso le Banche centrali nazionali; il pericolo di una deflazione, cioè di un calo dei prezzi reali che potrebbe innescare una spirale di crisi per tutta l'economia europea, non appare per ora realistico. Duisenberg condivide «le profonde preoccupazioni sul livello inaccettabile di disoccupazione in Europa», anche se precisa subito che tutto quello che la Bce può t'aro ò come sempre occuparsi di mantenere l'inflazione sotto il livello del 2% che ha Ossalo «per creare un ambiente orientato alla stabilità». Ma il presidente della Beo fa anche una considerazione che può essere letta come la prospettiva di un calo dei tassi nella zona Euro so lo condizioni economiche dovessero peggiorare: «In circostanze specifiche, se la produzione, l'inflazione e l'occupazione si muovono tutte nella stessa direzione, la politica monetaria può avere un qualche molo nello stabilizzare la crescita della produzione e dell'occupazione senza mettere in pericolo la stabilità dei prezzi». Per quel che riguarda la trasparenza delle decisioni prese dalla Banca, Duisenberg ricorda gli impegni a tenere regolari conferenze stampa, il fatto che «accetterò gli inviti a comparire davanti al Parlamento europeo almeno quattro volte l'anno», e «i regolari scambi di informazioni» con l'Ecofìn e i ministri dell'Euro-11. Un messaggio conciliante viene anche a chi temo che con l'avvento dell'Euro si acuiscano lo tensioni tra il direttorio della Bce e i governatori dello Banche centrali dogli Undici, che avranno ciascuno un posto e un voto noi suo consiglio: «Il sistema europeo di Banche centrali dovrà svilupparsi ìiì una forte unità, con un forte centro e forti Banche centrali nazionali. Dovrà diventare un'istituzione davvero europea». Segnali sdrammatizzanti anche sulla situazione economica, visto che «fino ad ora, nonostante il peggioramento delle condizioni globali, l'attività della zona Euro ha continuato ad espandersi a un tasso piuttosto stabile» e «non appaiono essorci sognali di torti pressioni inflazionistiche o deflazionistiche in arrivo». Con i timori dei Quindici su un rallentamento dell'economia fa i conti anche la Commissione europea, che al vertice di Vienna dell'I 1 e 12 dicembro presenterà un suo documento. 11 testo, dallo primo indiscrezioni, ricorda ai governi come gli investimenti pubblici in Europa ammontino oggi al 2,1% del Pil complessivo o possano quindi essere aumentali fino al 3% senza infrangere i criteri del patto di stabilità. La ricetta - secondo Bruxelles -, pur rilanciando i grandi progetti di infrastrutture europee, è quella di spingere sugli investimenti privati, che da soli ammontano al 19% del Pil.dell'Unione o che - sostiene il documento - potranno goderò di tassi d'interesse ai minimi storici o la prospettiva di una stabilità valutaria data dall'arrivo dell'Euro. [f. man.] Wim Duisenberg Wim Duisenberg

Persone citate: Duisenberg, Wim Duisenberg

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia, Londra, Vienna