Tre tenori per una sinfonia tv

Tre tenori per una sinfonia tv Ricordi, battibecchi, battute: i veterani che hanno fatto la storia del piccolo schermo saranno insieme domenica sera su Canale 5 Tre tenori per una sinfonia tv Costanzo e Mentana celebrano Corrado, Vianello, Mike MELANO. Ore 19,30, studi Mediaset di Cologno Monzese. Sotto le luci dei riflettori e seguito dall'occhio delle telecamere il pubblico plaudente attende sfidando il gelo. Arriva una prima Mercedes e ne scende Raimondo Vianello. Poi, una seconda, che porta Mike Bongiorno. Ultima e tanto scassata quanto appare ma munita come le altre di autista gallonato, una 500 rossa reduce da una puntata della «Ruota della Fortuna» ne scende Corrado e il cast è completo. Sono «I tre tenori» nella versione Mediaset, pronti per la loro serata trionfale, presentatori Maurizio Costanzo e Enrico Mentana, regista Paolo Pietrangeli. Una serata che andrà in onda domenica dalle 20,30 alle 22,30, naturalmente su Canale 5, sul filo dei ricordi e delle battute che diventa, inevitabilmente, la storia della tv italiana, un omaggio a questi tre protagonisti della tv. E che, dietro le quinte, Mentana scherzan¬ do con i giornalisti (a che punto entra Limiti? No limits) paragonava al famoso finn «Vivere alla grande». Bongiorno, Corrado e Vianello come Art Carney, Lee Strasberg e George Burns? Di certo i tre vecchi leoni tengono ancora bene la scena. In studio ad aspettarli il loro pubblico; compresa la mitica signora Longari, quella che «ahi, ahi» era caduta «proprio sull'uccello» durante imo dei tanti quiz di Mike. A tal proposito, Bonolis, forse l'erede, dei tre, ha chiesto a Mike se fosse vera la storia. Bongiorno ha chiarito che quella frase non l'aveva mai detta e la stessa Longari è corsa in suo aiuto, confermando. Poi tante foto in bianconero: i tre, bambini, ma già perfettamente riconoscibili, le battute sulla statura «in realtà sono un tenore e due bassi», i pezzi celebri. Vianello, più giovane, che in bianco e nero diventa di volta in volta Lollobrigida, Mondina, Ornella Vanoni e Lucia Mondella con Corra¬ do nei panni di Renzo. Si prosegue come in una serata tra vecchi amici, con i finti veri battibecchi sull'età e su chi ha iniziato per primo a fare la tv, con Corrado che accusa Mike di avergli rubato il debutto e i ricordi di Mike partigiano e poi in cella a San Vittore, gli spezzoni di vecchie pubblicità (l'indimenticabile Grappa Bocchino) e su tutti Vianello con il suo inimitabile sarcasmo. Uno stile perfettamente Maurizio Costanzo Show, con il maestro Pregadio intento a sottolineare i momenti salienti con accordi di piano, e un'atmosfera piacevole, anche se non esattamente elettrizzante. Un omaggio alla tv com'era, signorile, ironica forse persino intelligente. Oggi è decisamente tutta un'altra cosa. Ma dopo di loro chi sarà il volto nuovo? han domandato a Vianello. E lui, pronto ha risposto: «Mike». Come dire: non c'è nessuno. Carla Raschia

Luoghi citati: Cologno Monzese, Mentana