Addio Sabbatini costumista da Oscar
Addio Sabbatini costumista da Oscar Morto in Marocco Addio Sabbatini costumista da Oscar ROMA. Il cinema e la tv perdono uno dei massimi costumisti. Ieri è morto Enrico Sabbatini, vittima di un incidente stradale in Marocco, tra Ouarzazate e Agadir. Aveva 66 anni ed era nel pieno della sua attività artistica. Collaboratore di Vittorio De Sica, Ettore Scola, Francesco Rosi, Giuliano Montaldo, Franco Zeffirelli, aveva firmato i costumi di molte produzioni hollywoodiane e nell'86 aveva avuto una nomination all'Oscar per «Mission». Sabato era atteso a Spoleto, la sua città, da Giancarlo Menotti e da Gillo Pontecorvo per definire i costumi dell'opera «Guerra e pace» di Prokof'ev in programma al Festival nella prossima stagione. Tra i suoi film più recenti figura «Sette anni in Tibet». Da tempo si dedicava alle grandi produzioni televisive. Tra i titoli più noti, di cui è stato straordinario costumista, ci sono la «Bibbia» e il «Settimo papiro». L'incidente e avvenuto mentre si recava sul set del kolossal «Cleopatra». Enrico Sabbatini con il Marocco aveva un rapporto speciale, l'atto di amore per quella terra in cui aveva creato una grande scuola di costumisti. Vi era già stato nel '75, quando Zeffirelli girò il suo «Gesù». La sua carriera è stata una costellazione di successi. Fu lui a firmare i costumi del «Marco Polo» di Montaldo nell'82 e quella partecipazione gli fruttò un «Emmy». La tv non lo distolse mai dal cinema di denuncia di Francesco Rosi («Cadaveri eccellenti» e di «Cristo si è fermato a Eboli»), alle commedie d'autore come «Una giornata particolare» di Ettore Scola. Il '79 segnò la sua apertura al grande cinema americano, e l'impegno in «Linea di sangue» di Terence Young. Nell'86 il salto a Hollywood, con «Mission» di Joffe. La dimensione internazionale di Enrico Sabbatini fu celebrata da «Old gringo», di Puenzo, firmato nell'89. js. n.] Enrico Sabbatini Enrico Sabbatini
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