FOX Così combatto il morbo di Parkinson

FOX Così combatto il morbo di Parkinson Parla il protagonista di «Ritorno al futuro», che ha scoperto di essere malato sette anni fa FOX Così combatto il morbo di Parkinson LOS ANGELES ICHAEL J. Fox, l'attore diventato celebre con il ruolo di Marty McFly nella serie «Ritorno al futuro», ha rivelato un doloroso e difficile segreto che si porta dentro da sette anni, da quando per la prima volta ha appreso lui stesso la notizia: è stato colpito dal morbo di Parkinson. L'attore, che ha 37 anni e che vive in una fattoria nel Connecticut in compagnia della moglie Tracy Pollan e di tre figli (Sam di 9 anni e due gemelle di 3), aveva finora condiviso la notizia della sua malattia solo con la famiglia e gli amici più stretti. Ma ha deciso di uscire allo scoperto attraverso un'intervista al settimanale «People» che sarà in edicola a partire da oggi, liberando dal segreto anche i membri della sua famiglia e il personale curante. E' paradossale goder» della fama di eterno ragazzino grazie all'aspetto giovanile «sapendo invece di avere le condizioni fisiche di un vecchio. Non è che é trattasse di un segreto eoa oscuro e profondo - ha dichiarato Fox -. Si tratta, dopo tutto, di una questione privata. Ma mi rendo cont» che parlando posso aiutare altra gente. Voglio aiutare me stesso e la mia famigliali. Il tutto è iniziato nel 1991, quando l'attore si trovava sul set di «Doc Hollywood» e avvertì un singolare strappo al mignolo sinistro. «Lì per lì, non ci feti grande attenzione». Ma la contrazione si fece più istensa e quando finalmente l'attore si decise a farsi visitare ebbe il responso: Parkinson. «Rimasi interdetto ricorda -. Il dottore mi spiegò che sarei stato in grado di esercitare tutte le n:ie funzioni per anni e anni, ma il solo ritrovarmi a dover parlare in questi termini mi sembrava molto strano». Nei primi mesi, Michael J. Fox continuò a sperare in un errore. Ma presto la malattia si estese dal mignolo al braccio e poi all'intero lato sinistro del suo corpo, manifestandosi con rigidità e tremori: «Tremori enormi», ha aggiunto Fox. Poi, riferendosi a un popolare cocktail messicano a base di tequila, ha continuato: «Roba da poter fare il mix di un margarita in cinque secondi». Il Parkinson è una malattia degenerativa e progressiva al sistema centrale che rende alcuni pazienti incapaci di camminare e di restare autosufficienti. Il Parkinson, al momento, è incurabile e colpisce prevalentemente persone oltre i 70 anni. Ma anche Muhammad Ali, la sua vittima più illustre, ha scoperto le prime manifestazioni attorno ai quaranta. Le cause della malattia sono sconosciute e nella famiglia di Fox non c'è alcun precedente. «Non c'è niente nella storia di Michael che lo abbia reso più predisposto di altre persone», spiega Allan Ropper, uno dei dottori che lo hanno in cura. Ropper ha anche indicato che l'attore si trova adepso alla fine della prima di jre fasi, in un momento di passaggio da quella «leggera» a quella «media». Nei primi anni, l'attore ha potuto dissimulare gli effetti della malattia. Ma da un paio di mesi in qua gli è diventato sempre pnì difficile. «Quando in gennaio sono arrivato a Beverly Hills per ricevere un Golden Globe, per esempio, mi sono trovato in preda a dei tremori talmente' forti che ho dovuto chiedere all'autista della mia limousine di fare alcuni giri attorno all'albergo in attesa che la pillola facesse effetto e i tremori calasse¬ ro». All'inizio quando dava delle interviste, Fox abitualmente stava in piedi e camminava, portando alcuni giornalisti a ritenere che si trovasse in un periodo di grande nervosismo. In marzo, due mesi dopo il Golden Globe, l'attore ha deciso di fare un'operazione al cervello con la quale ha rischiato la morte o di finire in coma. E' andata bene e i tremolìi, per un po', sono diminuiti, anche perché nel frattempo ha iniziato a usare un farmaco chiamato Sinement. Ma a volto non riesce nemmeno a prendere in mano il telecomando della televisione e così adesso ha deciso di rendere pubblica la sua malattia. Prima che con i giornalisti di «People», Fox ha parlato con i produttori e il cast di «Spin City», lo show televisivo di cui è protagonista e che viene girato a Manhattan. Ha subito trovato grande comprensione e adesso dichiara: «Voglio concedermi il privilegio di prendermela con un po' più di calma. Non posso fare un milione di riprese, posso farne una o due». Adesso che la sua malat- tia è diventata di dominio pubblico, Michael J. Fox spera che la sua presenza possa aiutare a creare consapevolezza e a generare più soldi per la ricerca, un po' come accaduto con Christopher Reeve e le lesioni alla spina dorsale. Come l'ex Superman, anche Fox è passato da una fase di depressione a una di rinnovata voglia e gioia di vivere. «La malattia mi ha fatto più forte e un milione di volte più saggio», aggiunge. «Mi ha fatto realizzare quanto sono vulnerabile. E che, indipendentemente da quanti premi ricevi e da quanto grande è il tuo conto in banca, ti può sempre capitare qualcosa. La fine di questa storia è che muori, ma moriamo tutti. E una volta che accetti questo, la vera questione resta quella della qualità della vita». Mentre parlava, la moglie Tracy annuiva. E ha chiuso con questo commento: «Michael è veramente incredibile. Sono io che tendo a preoccuparmi per il futuro, mentre lui mi chiede: "Perché stai a preoccuparti per qualcosa che potrebbe accadere?" Vive al momento e il suo momento è buono». Lorenzo Soria «La malattia mi ha reso più forte un milione di volte più saggio e più emotivo. Ho capito di essere vulnerabile Non m'importa più dei premi o di quanto io abbia in banca» Operazione in marzo al cervello Il paradosso: la fama di eterno ragazzino in un fisico da vecchio «Quando giro un film la troupe deve lasciare fuori campo le mani» ,p Michael J. Fox: ha 37 anni e si è ammalato sette anni fa. E' aiutato nella malattia dalla moglie e dalla vicinanza dei tre figli Sotto, l'attore ai tempi di «Ritorno al futuro»

Luoghi citati: Connecticut, Los Angeles, Manhattan