Marzotto corteggia la Ferre '

Marzotto corteggia la Ferre ' Il titolo vola Marzotto corteggia la Ferre ' MILANO. Riaffiora l'ipotesi di un ingresso nella maison Ferrè, e il titolo Marzotto in Borsa vola altissimo mettendo a segno in rialzo che sfiora il 9%. Nel pomeriggio però il gruppo di Valdagno smentisce di avere una trattativa insieme alla famiglia Mantero per rilevare quel 49% della Gianfranco Ferrè che fa capo al socio storico dello stilista Franco Mattioli. A lanciare questa operazione è «Il Mondo:» che sarà oggi in edicola, dove si legge che Gianfranco Ferrè starebbe trattante con il socio Mattioli per rilevare la sua quota, destinata poi a due acquirenti: Marzotto e Maniero, gruppi legati a Ferrè da licenze: Marzotto per linee di abbigliamento formale, Mantero per una linea di cravatte. La società di Valdagno dunque rettifica la notizia de «Il Mondo», pur confermando l'interesse «per forme di collaborazione più stretta» con lo stilista milanese, con il quale, ricorda, esiste un «rapporto consolidato». L'ipotesi sollevata dal settimanale, del resto, ricalca un'intervista concessa sempre a «Il Mondo» da Mattioli nel giugno scorso, nel quale egli affermavache erano in corso colloqui con il principe saudita Al Waleed, interessato ad entrare nella Ferrè. Un progetto che finì nel nulla, anche se, pochi giorni dopo (il 26 giugno), Mattioli riuscì a cedere all'Ittierre di Tonino Perna la Dei Mattioli, azienda bolognese specializzata nella produzione di abbigliamento di lusso. Mentre Marzotto smentisce, nessun commento sulla nuova ipotesi rilanciata da «Il Mondo» arriva dalla Maison Ferrè la quale, proprio ieri, è stata colpita da un incendio scoppiato nella sede di via Spiga che avrebbe distrutto documenti, archivio e disegni. Sempre ieri l'Hdp guidata da Maurizio Romiti ha ammesso di avere «conversazioni in corso per esplorare opportunità di sviluppo in comune» con la tedesca «Strenesse», ma ha negato che la trattativa sia alla stretta finale, aggiungendo che non esistono «dettagli» sull'operazione. Il gruppo tedesco che fa capo a Gabriele e Gerd Strehle (che da tempo sembrano intenzionati a cederlo), un fatturato di 120 miliardi e un giro d'affari concentrato per il 60% in Germania, ha del resto un target medio-alto che, teoricamente, non è allineato con il target di lusso sul quale Hdp si è recentemente concentrata. (r.m.]

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