«E ora ripuliremo l'Italia» di Maria Corbi
«E ora ripuliremo l'Italia» «E ora ripuliremo l'Italia» Un megapatto per l'energia e l'ambiente ECOLOGIA E CONSUMI ROMA | L giorno dopo le polemiche H sul nucleare la maggioranza si «ricompatta». Il ministro dell'Industria Bersani chiarisce di non essere un nuclearista e i Verdi ritirano la minaccia di uscire dalla maggioranza. Anche Legambiente fa un passo indietro. «La conferenza non si deve incartare sul nucleare», chiarisce il presidente Ermete Realacci. Ed è il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi a riportare l'attenzione sul patto per l'Energia e l'Ambiente siglato ieri nel corso della seconda giornata della conferenza nazionale. «Uno strumento significativamente innovativo», commenta Ronchi, «con cui le parti sociali ed istituzionali si impegnano sugli obiettivi veri della conferenza, un'integrazione tra le politiche ambientali e energetiche che si articola soprattutto nell'efficienza energetica e nell'innovazione tecnologica». Un patto che secondo Ronchi non è affatto vago. «Non è certo un provvedimento specifico, spiega, ma gli indirizzi sono molto precisi». Insomma un accordo quadro che afferma la condivisione di responsabilità fra tra governo, istituzioni, forze economiche e sociali, associazioni ambientaliste e consumatori per centrare l'obiettivo di uno sviluppo sostenibile del Paese. Il patto energia-ambiente è articolato in sei punti. Gli obiettivi in materia di politica energetica seguono gli accordi di Kyoto che impegnano alla diminuzione dell'emissione di COy il gas responsabile dell'effetto serra. Risultato raggiungibile con l'aumento dell'efficienza del settore elettrico, la riduzione dei consumi di energia nei trasporti, soprattutto urbani, il raddoppio della produzione di energia rinnovabile, l'incremento deli'assorbimento di CO, da parte delle foreste. Un'impresa non certo facile che comporterà, tra le altre cose, la sostituzione o modifica di impianti e reti elettriche a bassa efficienza e lo sviluppo delle ferrovie urbane; la sostituzione del parco auto ad alto consumo con quello a basso consumo; il miglioramento della qualità dei carburanti; il recupero energetico dai rifiuti e la valorizzazione delle biomasse agricole e forestali per favorire l'assorbimento di CO,. Per raggiùngere gli obiettivi (con l'indicazione dell'anno 2003 come data di verifica) governo e Regioni si impegnano a predisporre finanziamenti. Soldi che deriveranno probabilmente dalla carbon tax. Vi è inoltre un impegno delle istituzioni ad adottare sistemi incentivanti per chi rispetterà gli impegni presi. Ma il patto energia-ambiente - su cui «garantirà» il Cnel - non convince tutte le associazioni ambientaliste. Se Wwf e Amici della terra hanno apposto la loro firma con riserva, Greenpeace se ne tira fuori contestando la volontarietà del patto che si potrebbe tramutare in discrezionalità; il mancato privilegio delle fonti energetiche rinnovabili; il recupero energetico da rifiuti; il mantenimento dell'attuale quota di carbone per produrre energia. Il Wwf aspetta invece di vedere quali saranno le scelte effettive in materia ambientale. «Scelte - dice Grazia Francescato, portavoce di Wwf international - che il governo non può delegare ad altri, ma compiere in prima persona». I dubbi degli «Amici della terra» sin incentrano invece sull'assenza in calce al patto delle sigle di Eni ed Enel. I due colossi energetici chiamati in causa hanno però risolto il giallo in serata. L'Enel ha firmato, mentre l'Eni porterà il documento all'attenzione del prossimo consiglio di amministrazione. Critiche al patto anche da Rifondazione comunista. Secondo Roberto Musacchio, responsabile ambiente e Marco Gelmini, responsabile energia, «è sbagliato che le materie in discussione non siano state discusse in Parlamento». Per Rifondazione è inoltre difficile pensare «che vi sia convergenza dal governo alla Confindustria, agli ambientalisti, dagli inquinatori agli inquinati per la salvezza dell'ambiente». Maria Corbi E la maggioranza ritorna compatta sulle centrali nucleari Il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi
Persone citate: Bersani, Edo Ronchi, Ermete Realacci, Grazia Francescato, Marco Gelmini, Roberto Musacchio, Ronchi
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Telegramma al Duce
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- OGGI IN TV
- Quando il segno si fa universale
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Sola ed etiope la stuprano in venti
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Un'altra Beretta nel misteri dì Firenze
- Ghidella si Ú dimesso
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Internet, istruzioni per l'uso
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- un po'di fantascienza
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy