«Riciclaggio Nessun Paese è immune»

«Riciclaggio Nessun Paese è immune» Summit antimafia «Riciclaggio Nessun Paese è immune» NAPOLI. Moltiplicare gli sforzi per la lotta alla criminalità economica. Ipotizzando tm maggiore spazio all'azione della polizia giudiziaria, oggi troppo schiacciata sui pm. E' quanto emerso al termine della prima giornata del convegno sulla «lotta alle mafie nel territorio», organizzato dalla commissione parlamentare antimafia, in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri. Il presidente del Senato, Nicola Mancino, nel suo intervento, ieri mattina, ha posto l'accento sul riciclaggio internazionale, «nessun Paese ne è immune», e a proposito degli investimenti economici al Sud ha sottolineato che «bisogna controllare meglio proprio tali investimenti per battere la camorra e la criminalità organizzata». Il presidente della Camera, Luciano Violante, ha sottolineato che ci sono stati «grandissimi risultati sul piano dell'attività di polizia, un po' meno sul piano giudiziario». Violante ha anche rilevato che forse bisogna dare più tempo e più spazio all'azione della polizia giudiziaria, oggi troppo schiacciata sui pm. Il presidente della Camera ha poi ricordato che «ima efficace lotta alla criminalità organizzata non si può fare senza stabilità politica. Con l'instabilità continuano a comandare i poteri di fatto, tra cui proprio la mafia». «La libertà dal crimine deve essere considerata alla stessa stregua di un diritto costituzionale - ha detto il ministro dell'Interno, Rosa Russo Jervolino - per garantire uguali opportunità a tutti i cittadini della Repubblica. Ognuno deve essere libero di esprimere il proprio pensiero, ma deve anche essere libero dalle costrizioni dirette o indirette da parte della criminalità». Sul tema degli investimenti si è soffermato il direttore generale della Confindustria, Innocenzo Cipolletta. «Il patto sociale non è sufficiente - ha detto -. Bisogna sostenere una tolleranza zero sulla criminalità organizzata, il che significa combatterla a tutto campo. Ciascuno deve fare il proprio dovere, a cominciare dallo Stato che deve proteggere il territorio. Solo così si potrà chiedere alle imprese di investire nel Sud». Il procuratore nazionale antimafia, Piero Luigi Vigna, ha sottolineato che il controllo del territorio si ha attraverso un'azione di intelligence, più che con una massiccia presenza militare. Ma l'azione principale deve essere puntata verso le realtà economiche: «Bisogna fare più attenzione ai movùnenti economici, soprattutto al Sud, e monitorare meglio le licenze commerciali», [m. ci

Persone citate: Innocenzo Cipolletta, Luciano Violante, Nicola Mancino, Piero Luigi Vigna, Rosa Russo Jervolino

Luoghi citati: Napoli