Su Pinochet Londra prende tempo

Su Pinochet Londra prende tempo Deciderà il ministro dell'Interno. Aznar: «La Spagna non è un tribunale internazionale» Su Pinochet Londra prende tempo Rinvio per l'estradizione LONDRA NOSTRO SERVIZIO La sorte di Pinochet è finita ai rigori con un inaspettato 3-2, ma adesso l'arbitro, il ministro dell'Interno Jack Straw, prende tempo: chiede una proroga di una settimana per decidere se dare il via libera all'estradizione resa possibile dal verdetto dei cinque Law Lords. Anziché deliberare entro mercoledì, come previsto, Straw dice di avere bisogno dei tempi supplementari. Ma nel frattempo non vuole vedere nessuno, neppure la delegazione dell'ambasciata cilena con cui comunicherà soltanto per iscritto. «Adesso il signor Straw sarà costretto a mostrarci di che pasta è fatto - commenta uno dei più brillanti opinionisti inglesi, Hugo Young, sul "Guardian" -. Sarebbe un giorno singolarmente nefasto se Straw tirasse forzatamente fuori un modo di dire che Pinochet, nonostante tutto, rimane al di sopra della legge». I magistrati dell'udienza preliminare avevano in un primo momento concesso a Straw di studiare il caso fino al 2 dicembre. Ma una portavoce del ministero dell'Interno avverte: «Non ci saranno udienze finché Jack Straw non darà l'autorizzazione a procedere». La proroga consentirà al ministro dell'Interno del governo di Blair di esaminare a fondo la richiesta di estradizione presentata 1*11 novembre scorso dai giudici spagnoli, che accusa Pinochet di genocidio, tortura e terrorismo e lo implica in 3178 assassinii e «sparizioni» durante i 17 anni della sua dittatura. Straw, che è avvocato lui stesso, dovrà anche decidere se in base all'Extradition Act del 1989 esistono motivi per esercitare la «compassione» che Margaret Thatcher, amica fidata di Pinochet, e il partito conservatore invocano a gran voce. I collaboratori del ministro sottolineano che egli prenderà la sua decisione in veste «quasi giudiziaria» e non politica. Proprio per questo Straw ha messo in chiaro che intratterrà soltanto rapporti scritti con chiunque, compresa la delegazione dell'ambasciata cilena che visiterà il ministero dell'Interno per perorare la causa di Pinochet: alla pari di un giudice, non può fare commenti con nessuno. Nel caso il ministro decida di dare l'autorizzazione a procedere, è prevedibile che gli avvocati di Pinochet rispondano con una richiesta di appello, il che potrebbe trascinare in lungo il processo legale, anche per molti mesi. «La comunità mondiale non riuscirebbe a capire una Spagna che diventasse Tribunale intemazionale», è stato il commento del primo ministro spagnolo José Maria Aznar. Ieri, mentre fervevano i preparativi per trasferire altrove l'ex dittatore (che per il momento si trova ancora nella clinica privata Grovelands Priory, dove probabilmente resterà fino a lunedì), il governo di Santiago si preparava a presentare proteste formali a Londra e Madrid, e a spedire in Inghilterra il ministro degli Esteri José Miguel Insulza. Maria Chiara Bonazzi

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