«Libri gratis a scuole pubbliche e private» di Maria Grazia Bruzzone

«Libri gratis a scuole pubbliche e private» Ma è scontro tra il card. Ruini («Così cambia ben poco») e Berlinguer («Un passo alla volta») «Libri gratis a scuole pubbliche e private» Salvi (capogruppo Ds): aiuti alle famiglie più povere Oggi vertice con il ministro, la norma in Finanziaria? ROMA. II presidente Scalfaro rilancia sull'aumento dell'età della scuola dell'obbligo. «Il ministro Berlinguer lo ha presentato come uno dei temi dominanti e gliene siamo grati», dice il capo dello Stato inaugurando a Verona la più grande manifestazione italiana per la scuola e la formazione. Un argomento, quello dell'innalzamento dell'obbligo, che si collega strettamente a quello della parità fra scuola pubblica e privata, tema caldissimo che divide la maggioranza e tuttavia è parte cruciale degli accordi attorno ai quali si è formato il governo D'Alema. E sul quale i tempi si stanno stringendo. Proprio oggi, mentre i senatori dei ds incontrano il ministro della Pubblica Istruzione Berlinguer in vista del vertice di maggioranza di lunedì, una manifestazione nazionale nella capitale accompagna la consegna al presidente del Senato Nicola Mancino di un milione e 400 mila firme, raccolte da un fronte che va ben oltre le tradizionali associazioni delle scuole cattoliche e comprende anche il sindacato autonomo Snals e l'Aninfei, associazione delle scuole non statali che aderiscono alla Confindustria. Tutti insieme chiedono che la legge venga discussa in fretta. E, per garantirla, propongono detrazioni fiscali pari alla retta pagata alla scuola non statale. Anche la Chiesa italiana preme. Il cardinal Camillo Ruini ieri è sceso di nuovo in campo per chiedere a gran voce «strumenti realmente incisivi» che possano garantire l'effettiva parità tra gli istituti pubblici e privati. Ruini pensa alla metà del costo di un alunno nella scuola pubblica. «Se ci si limita a dei finanziamenti per il diritto allo studio - ha spiegato il presidente della Cei - si può anche affermare che sia un passo, ma la situazione rimarrebbe poco diversa». Il «passo» intravisto da Ruini è agli ultimi sviluppi del dibattito politico. In particolare alla proposta avanzata dai verdi Luigi Manconi, Nando Dalla Chiesa e Fiorel¬ lo Cortiana di offrire alle famiglie detrazioni fiscali, legate a fasce di reddito, per le spese sostenute per far studiare i figli in scuole sia «statali» sia «non statali»: libri, trasporti, mensa, escludendo tuttavia le rette delle scuole private, per non configurare un finanziamento indiretto alle scuole private, in contraddizione col dettato della Costituzione. L'idea dei Verdi, che fa rientrare la parità nel diritto allo studio, è sembrata in grado di rappresentare un punto di mediazione fra gli opposti punti di vista della maggioranza. Ed è stata infatti rilanciata dal presidente dei sena- tori dei ds Cesare Salvi. Adesso Salvi propone di inserire subito nel collegato alla Finanziaria una norma che stabilisca libri di testo gratis per gli studenti con famiglie a basso reddito e che frequentano scuole pubbliche o private. A questo scopo la maggioranza utilizzerebbe fondi (750 miliardi in tre anni) stanziati per garantire il diritto allo studio. Potrebbe essere «la premessa» per sbloccare le varie leggi sulla scuola - compresa la parità - che giacciono in Parlamento. Un'indubbia novità. Fino a ieri cossuttiani, socialisti, gli stessi verdi e una parte della Quercia non volevano neppure sentir parlare di parità. Il segretario del Ppi Franco Marini si è congratulato con Manconi e ha spiegato che il Ppi non vuole sottrarre soldi alla scuola statale por darli a quella non statale, ina vuole «aumentare le risorse per tutto il sistema». E lo stesso Cossutta ha sostenuto di voler «garantire la parità scolastica» anche se ha precisato che prima vorrebbe l'obbligo a 15 anni. Ma l'Udr non è soddisfatta. Il segretario Clemente Mastella, nel rispondere a Manconi, non manca di rilevare il «passo avanti» che è stato fatto che rende possibile «una più ampia convergenza». Mastella rivendica il ruolo del'Udr («dopo anni di finto interessamento, oggi abbiamo costretto tutte le forzepolitiche a mobilitarsi») ma, in consonanza coi vescovi, chiede «soluzioni concrete». E le soluzioni a cui pensa non si limitano agli sgravi per i libri. «Quello è un'escamotage fiscale, per riprendere il dialogo coi comunisti italiani», dice senza peli sulla lingua Roberto Napoii. Il capogruppo dei senatori Udr spiega clic il suo partito è favorevole a innalzare l'oggligo ai 15 anni, sulla riforma dei cicli ha chiesto delle precisazioni, e già pensa a come affrontare il problema dell'aumento delle retribuzioni degli insegnanti, «ferme praticamente al 1985». Quanto alla parità, «aspettiamo che le enunciazioni si trasformino in atti legislativi». Berlinguer oggi vede i senatori ds per trovare una soluzione. E intanto, nel compiacersi per i passi avanti fatti nella maggioranza, al cardinal Ruini risponde che «è mollo saggio l'are un passo alla volta». Risposta che già viene criticata dalla comunista Ersilia Salvato. Maria Grazia Bruzzone fi Scalfaro rilancia: sì all'innalzamento dell'età dell'obbligo Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ieri a Verona

Luoghi citati: Roma, Verona