Albanesi abbandonati sull'isola minata

Albanesi abbandonati sull'isola minata Nuova ondata di profughi in Puglia: l'altra notte 500 arrivi. Torna l'ipotesi della nave fantasma Albanesi abbandonati sull'isola minata Sbarco beffa al largo di Valona LECCE. Assalto alle costo italiane. Armi, droga e più di 500 profughi sulle coste della Puglia. Un naufragio in Sicilia. Un nordafricano morto a Pantelleria. Un gruppo di immigrati abbandonato sull'isola minata di Saseno, al largo di Valona. Il bollettino dice che c'è mare calmo e quando c'è mare calmo nessuno può fermare gli scaflsti. Arrivano dall'Africa, dalla Turchia, dall'Albania e, drammatica beffa, due giorni dopo l'incontro in cui, a Bari, il presidente del Consiglio Massimo D'Alema e il premier albanese Pandeli Majko hanno stretto un solido patto per irrobustire i rapporti di collaborazione fra gli Stati e impedire nuovi sbarchi. Ma se anche si fermasse il fronte albanese degli sbarchi (e questo non è ancora avvenuto), ne resterebbero aperti altri. Ieri un immigrato nordafricano è stato ritrovalo gravemente ferito nell'isola di Pantelleria dopo una caduta dagli scogli. Avvisati da una telefonata anonima, carabinieri e Capitaneria di porto lo hanno soccorso e trasportato in ospedale, ma è morto prima di arrivarci. I militari hanno poi ritrovato nell'isola una ventina di profughi, marocchini e tunisini. Nessuna traccia dell'imbarcazione con cui avevano raggiunto la costa. Nelle acque di Siracusa due persone sono morte in un naufragio. Erano a bordo di una imbarcazione maltese lunga 8 metri ed equipaggiata con due motori. E' colata a picco a 11 miglia dalla costa adagiandosi a 8 metri di profondità, probabilmente dopo avere,6curicato a terra un gruppo di curili. Uno dei due corpi è stato recuperato dai subacquei: è quello di un uomo di colore che indossava una maglieltina bianca. 11 secondo naufrago è stato portato via dalla corrente. 1 due avevano dato l'allarme comunicando con una radio costiera maltese, fornendo però una posizione errata dell'imbarcazione. I mezzi della Capitaneria di porto di Siracusa hanno perciò perso tempo prezioso per localizzarli. A Siracusa 28 immigrati clandestini sono stati poi fermati dalla Guardia di Finanza, polizia, carabinieri, Capitaneria Alcuni di essi avevano ancora gli abiti bagnati. Scafisti albanesi partiti da Valona e diretti in Puglia hanno invece abbandonato sugli scogli di Saseno, vecchia base militare in cui sono state disseminate mine, un gruppo di immigrati. 1 traghettatori si sono sbarazzati sbrigativamente del carico dopo un guasto ad uno dei motori del gommone. E a Otranto ieri non si sapeva da che parte cominciare. Anche perche, contati oltre 500 immigrati sbarcati nel corso della notte e della giornata, altre imbarcazioni erano all'orizzonte. I profughi hanno raccontato di avere viaggiato su una nave che li ha poi scaricati sui gommoni con i quali hanno raggiunto la Puglia. Ma questa nave non s'è trovata. Si pensa che, partita dalia Turchia, abbia poi fatto salire sui gommoni i profughi nei pressi della Grecia. La stessa rotta seguì la Zeynep, nave carretta che il 3 novembre portò nel Salento 230 immigrati. Le indagini su quella vicenda hanno accertato che esisterebbe una vera e propria tratta degli africani gestita dalla mafia turca che si avvale della collaborazione di criminalità russa, albanese, bulgara, ucraina. Entrando ancora una volta nel merito di queste vicende con giudizi politici severi, monsignor Cosmo Francesco Ruppi, arcivesco di Lecce, rivolge una critica pesante al governo sottolineando che gli accordi di collaborazione tra Italia e Albania ufficializzati da D'Alema e Majko, «sono già inefficaci». «E' inaccettabile» dice Ruppi «che i flussi migratori debbano essere gestiti dalla criminalità organizzata e non inve¬ ce essere guidati e organizzati dal governo». Dice ancora Ruppi che «la Chiesa continuerà a fare la sua parte, ma la Puglia deve essere salvata non con parole vuote o promesse di rito, ma con interventi seri, immediati e risolutivi». Insieme con i gommoni carichi di bambini, donne, immigrati prevalentemente iracheni di etnia curda e kosovari, ma anche indiani, pakistani e afghani sono sbarcati ieri droga e armi. Le armi - sei kalashnikov e 175 proiettili - li ha sequestrate la Guardia di Finanza, i cui uomini, dopo averle ritrovate in un borsone sulla costa di Letica, hanno atteso che venissero ritirate da qualcuno. Si è presentato Luigi Renzo, 47 anni leccese, subito arrestato. Marijuana (84 chili) ò stata invece recuperata a San Foca. E a Otranto, in serata, la Guardia di Finanza aveva avvistato altri gommoni. Il mare era calmissimo e si preparava un'altra notte di sbarchi. Sandro Tarantino Dramma in Sicilia per tre immigrati: due muoiono in un naufragio un altro cadendo dagli scogli Due immagini dei clandestini sbarcati ieri sulle coste pugliesi e fermati dalle forze dell'ordine

Persone citate: D'alema, Francesco Ruppi, Luigi Renzo, Majko, Pandeli Majko, Ruppi, Sandro Tarantino