Per Ocalan è lite nel governo

Per Ocalan è lite nel governo Tra Dini e D'Alema dissenso sull'asilo politico. Sotto accusa i Servizi: non hanno avvertito Per Ocalan è lite nel governo Diliberto: sapevo dei curdi, non del suo arrivo ROMA. Gli sviluppi del caso Ocalan hanno trasmesso onde d'urto all'interno della maggioranza. Il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, dopo aver negato che il governo fosse in qualche modo a conoscenza dell'arrivo di Ocalan, ha precisato che non era a conoscenza del fatto che arrivasse accompagnato dal deputato Mantovani. Ma la questione più spinosa riguarda l'asilo politico. Dini è decisamente contrario; per D'Alema, invece, si tratta di un dibattito inappropriato, poiché l'ipotesi di concedere l'asilo politico «suonerebbe diniego rispetto all'eventuale richiesta di estradizione», se arrivasse dalla Germania entro il 22 dicembre. E oggi D'Alema incontra il Cancelliere Schroeder che gli illustrerà la posizione tedesca. Sono finiti sotto accusa, intanto, i servizi segreti italiani: non hanno avvertito Palazzo Chigi e ministeri interessati sulle intenzioni del leader Pkk. E il guardasigilli Diliberto spiega: sapevo dei curdi, ma non dell'arrivo di Ocalan. Casini e Fini: a questo punto deve dimettersi. Condito, Martini, Molinari e Rampino ALLE PAG. 2 E 3

Luoghi citati: Germania, Roma