Pinocchio, successo dei preti in tv

Pinocchio, successo dei preti in tv E martedì i medici di «E.R.» hanno vinto gli ascolti della prima serata Pinocchio, successo dei preti in tv Lerner: «La ragione? Hanno parlato senza censure» ROMA. Audience alle stelle per i preti «di frontiera» in tv. La puntata di «Pinocchio» andata in onda martedì sera, intitolata «Preti» e dedicata ai problemi dei sacerdoti alle prese con spinosi dilemmi morali - come quello che recentemente ha visto protagonista don Gallo che ha fornito il nome di un medico ad alcune prostitute che volevano abortire - è stata seguita da 2 milioni e mezzo di spettatori (share del 16,9%). Un vero e proprio successo, dicono alla rete, che ha visto per la prima volta in uno studio televisivo un gruppo di preti di borgata, un cardinale, Ersilio Tonini, alcune suore che lavorano nelle carceri e un illustre teologo moralista molto ascoltato in Vaticano, padre Gonzalo Miranda, confrontarsi liberamente su temi considerati tabù all'interno del mondo cattolico: come l'uso del profilattico contro la diffusione del virus Hiv o il problema dell'aborto. Questioni che hanno sempre diviso i cattolici, spesso lontani dalla linea della Chiesa. Per il conduttore Gad Lerner «il merito del successo va tutto agli ospiti che hanno discusso apertamente, con passione e senza censure su problemi scottanti, con i quali loro stessi hanno a che fare quotidianamente, o in confessionale o in pratica, in situazioni limite. La libertà di espressione che si è registrata l'altra sera è stata insolita e straordinaria e testimonia il clima libero che c'è all'interno della Chiesa italiana». Il confronto serrato e a tratti duro, tra il cardinale Tonini, don Gallo e don Vinicio Albanesi, per Lerner è servito a «compiere un grande passo in avanti nel loro dialogo. Dieci anni fa Tonini scriveva dei corsivi molto severi su don Ciotti e la prevenzione all'Aids. Oggi, non penso che Tonini abbia cambiato idea in materia di morale cattolica, ma che tra la gerarchia ecclesiastica e questi preti di frontiera si è instaurato un dialogo amorevole, un senso di appartenenza comune. Tant'è che Tonini ha ripetuto a don Gallo, "io non faccio scomuniche di sorta"...». Credo, dice ancora Lerner, «che la trasmissione sia andata bene anche perché essendo io di religione ebrea, mi sono posto in un modo totalmente neutro. Forse ha aiutato anche la mia curiosità. Sono contento». Di un altro parere il senatore di An Riccardo Pedrizzi, che annuncia di volere investire del problema la Commissione di Vigilanza Rai: a suo parere Lerner avrebbe «scelto con molta oculatezza» gli ospiti, per evitare il pluralismo all'interno della Chiesa: «a una tesi è mancata un'antitesi». Gli altri ascolti. La prima serata di martedì è stata vinta dai dottori della coppia Crichton-Spielberg. Su Raidue «E.R. Medici in prima linea» ha avuto 5.647.000 telespettatori e share del 19,51%. I casi del pronto soccorso americano hanno battuto, anche se di poco, pure la seconda parte della fiction di Canale 5 «Tristano e Isotta», che ha ottenuto un ascolto di 5.381.000; lo share però è stato maggiore (20,24%) grazie alla durata più lunga. «Leggendo» gli altri dati dell'Auditel si nota che nel «prime Urne» la Rai ha avuto 14.898.000 spettatori e il 51,48% di share, contro gli 11.750.000 di Mediaset (40,60%). In seconda serata, 52,70% per Mediaset (4.793.000) e 35,45% per la Rai. Prime time alla Rai, dunque, e seconda serata a Mediaset. E «Striscia la notizia» su Canale 5 ha ottenuto 7.486.000 spettatori (26,24% di share). Margulies e La Salle di «E.R.»

Luoghi citati: La Salle, Roma